Questa mattina a nome dell’Arcivescovo il vicario di Partinico monsignor Salvatore Salvia, a nome di tutta la chiesa monrealese si è recato a fare vista al Khalifa Dieng, il giovane senegalese aggredito e picchiato a Partinico. Il vicario si è recato nella struttura di accoglienza Sympatheia dove vive il migrante.
“Esprimo la solidarietà nei confronti di questo nostro fratello senegalese che è stato aggredito e allo stesso tempo condanno fermamente questo gesto di razzismo e xenofobia – ha detto in un messaggio l’Arcivescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi – L’atteggiamento dei cristiani, degli uomini e delle donne di buona volontà in Sicilia è generalmente caratterizzato da uno stile di accoglienza e di integrazione nel territorio e nella nostra cultura.
Il nostro compito di cristiani, infatti, è quello dell’accoglienza, del prendersi cura vincendo il muro dell’indifferenza, sullo stile del Buon samaritano. Siamo chiamati a farci prossimo degli altri, chiunque egli sia, da qualsiasi parte arrivi, qualsiasi problema porti, qualsiasi sia la difficoltà. Siamo chiamati a fare sempre il primo passo mossi dalla misericordia, per guardare in chiunque bussa alla nostra porta i tratti di Gesù che ha detto: “Ero straniero e mi avete accolto”.
Alle parole del vescovo fanno eco le parole dell’Azione Cattolica diocesana di Monreale che non vuole rimane indifferente di fronte a questa notizia di cronaca dove l’odio e lo scontro prendono il sopravvento. È per questo che ai continui discorsi che fanno leva su difesa e chiusura nei confronti del “diverso” o dello “straniero”, sceglie quello della conoscenza, continuando ad impegnarsi nell’educazione al dialogo e all’apertura seguendo la scuola del Vangelo, che porta all’incontro fraterno.
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