Bocciata dal Tar la richiesta di sospensiva sulla Ztl, non tardano le prime reazioni che sopratutto sul fronte di chi aveva avversato il provvedimento hanno il sapore di chi accetta quanto deciso dai magistrati pur mantenendo fermi i punti materia dello stessa impugnativa.
“Le sentenze dei giudici si accettano e si rispettano e dunque Confcommercio Palermo non può che adeguarsi alla parola dei magistrati del Tar, ma resta aperta una questione relativa alla forte crisi delle imprese e del commercio in un’area fondamentale per la città”. dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo che commenta la decisione del Tar di respingere la richiesta di sospensiva sulla Ztl a Palermo. La presidente di Confcommercio rivendica di non essere stata mai contraria in toto al provvedimento e di “aver sempre richiesto un tavolo tecnico con l’Amministrazione comunale dopo il via dello scorso ottobre, per valutare insieme i correttivi e i suggerimenti di assoluto buon senso che ci sono pervenuti da parte di chi quella zona la vive e la conosce, ma con nostro stupore non c’è stata disponibilità. – prosegue -. Oggi, oltre ai fattori salute e sicurezza, che vanno assolutamente tutelati, si pongono le questioni di economia e lavoro che le istituzioni possono trascurare per il bene degli imprenditori e dei commercianti che prima di tutto sono cittadini, i quali hanno diritto ad avere risposte da parte di chi è tenuto ad amministrare la città nel suo complesso. La crisi che stiamo attraversando non dipende dai commercianti, anzi proprio grazie alla loro grande competenza e resilienza, superiori rispetto ad altri territori, tutti assieme stiamo provando a sopravvivere in un contesto difficile, più difficile che altrove. Meritiamo dunque il massimo rispetto e apprezzamento per gli sforzi e il valore messi in campo finora. Il futuro di questa città, che tutti assieme dobbiamo costruire, non può che basarsi sull’economia e il lavoro, essenziali per la sopravvivenza di tutti. Restiamo in attesa di soluzioni utili a tutti”, conclude Patrizia Di Dio.
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