E’ slittato il pronunciamento della Tar sull’ordinanza relativa all’istituzione della Ztl a Palermo che era atteso per il 6 dicembre. Una vicenda quanto mai complessa fatti di ricorsi e pronunciamenti.

Da una parte Amat e Comune dall’altro le associazioni di cittadini Bispensiero e Vivo Civile ed in ultimo anche quelle di categoria. Una battaglia fatta di polemiche, cori di proteste da una parte anche da parte degli stessi commercianti e dall’altro un’amministrazione che ha difeso il provvedimento fino alla fine.

Al centro da una parte, le esigenze di un provvedimento teso a fronteggiare gli alti livelli di inquinamento e dall’altro una città che commercialmente, sopratutto in alcune zone del centro storico, si è vista ulteriormente penalizzata. Perchè se è vero come è vero che la crisi per i negozi non è certamente iniziata lo scorso mese di ottobre è anche vero che per alcuni negozianti quell’equilibrio appeso ad un filo si è totalmente spezzato.

I toni si son fatti aspri così come le polemiche, e su una dialettica molto forte non sono mancati tentativi di cavalcare le proteste anche da parte di chi poco aveva a cuore le istanze di chi tentava di far sentire la propria voce.
Sull’ordinanza Ztl già un primo stop del Tar era arrivato ad aprile  con una sospensiva. I giudici avevano ritenuto il provvedimento “illogico”. Il parere contrario comunque contestava la partenza contemporanea della due Ztl  quella attualmente in vigore, sia la 2, che estendeva i divieti fino a via Notarbartolo.

Di qui il ricorso dell’amministrazione comunale al Cga che nonostante il via libera, aveva comunque imposto dei paletti, non ultimo la riduzione del perimetro.

Così si è partiti il 10 ottobre ma anche stavolta non sono mancate le polemiche sopratutto dal fronte dei commercianti. Se prima sul piatto le lagnanze erano dei cittadini che lamentavano un’area troppo vasta poco servita da mezzi pubblici nell’ultimo ricorso i commercianti ed in particolar modo quelli di via Roma portano come motivazioni per uno stop al provvedimento il danno economico subito in questi due mesi. Addirittura gli avvocati delle associazioni erano arrivate a chiedere una sospensiva ai giudici, richiesta rispedita al mittente dal Tar che aveva sentenziato che i commercianti avrebbero dovuto attendere fino ad oggi.