I Finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo, unitamente ai funzionari del locale Ufficio delle Dogane, all’interno del sedime portuale palermitano hanno sottoposto a controllo due soggetti, dipendenti di una nota compagnia di navigazione, trovati in possesso di oltre 20 kg di sigarette di contrabbando.
Due marittimi con 102 stecche di sigarette
I due marittimi, in procinto di raggiungere, con una valigia ed un voluminoso pacco di cartone, il varco d’uscita del Porto, venivano fermati dai militari delle Fiamme Gialle che, insospettiti dal furtivo comportamento dei due soggetti, sottoponevano a ispezione il bagaglio e lo scatolone, unitamente ai funzionari delle Dogane, rinvenendo n. 102 “stecche” di sigarette prive dei contrassegni del Monopolio di Stato e, quindi, introdotte in contrabbando nel territorio nazionale.
Merce sequestrata, marittimi denunciati
Pertanto, dopo per aver effettuato il sequestro della merce, i militari operanti e i funzionari doganali hanno provveduto a denunciare entrambi i soggetti a piede libero alla locale A.G., per l’ipotesi di reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri (art. 291-bis, 2° comma, del D.P.R. n. 43/73 (T.U.L.D.).
Traffici illeciti
L’attività di servizio si inquadra nell’ambito della costante azione di controllo assicurata dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane a contrasto dei traffici illeciti che, attraverso gli spazi doganali, interessano il territorio nazionale.
Lo Stato perde 800 mln di entrate all’anno
In Italia si stima che “il mercato illecito delle sigarette costi allo Stato, ogni anno, una perdita di circa 800 milioni di euro. Mentre, secondo l’OLAF, Ufficio europeo per la lotta antifrode, il commercio illecito delle sole sigarette genererebbe perdite pari a circa 10 miliardi di euro all’anno per il bilancio dell’Unione europea”.
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