Otto immobili e beni per un valore complessivo di otto milioni di euro sono stati sottratti alla disponibilità di un noto imprenditore palermitano nel corso di una operazione della polizia valutaria della Guardia di Finanza.
Il sequestro ai danni di Zummo
I finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria di Palermo hanno eseguito il decreto di sequestro da tre milioni di euro nei confronti dell’imprenditore Francesco Zummo, 90 anni, a cui nel 2020 erano già state confiscate aziende, appartamenti, conti correnti. Il provvedimento è della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. Zummo in passato è stato coinvolto nelle inchieste sul “sacco di Palermo”.
La consistenza del sequestro di oggi
Con il provvedimento di oggi sono stati sequestrati tra l’altro 8 immobili, tra cui 4 ville, a Palermo. I sigilli sono scattati dopo ulteriori indagini coordinate dalla Dda che a più riprese hanno consentito di sequestrare tra il 2021 e il 2022 disponibilità finanziarie per 35 milioni di euro.
Non solo beni immobili sottratti a Zummo
Complessivamente oltre agli appartamenti e alle ville sono state sequestrate 16 polizze assicurative per un valore di circa 2 milioni di euro; 7 depositi titoli per un valore di oltre 1,2 milioni di euro; quote di fondi di investimento (alcune delle quali detenute all’estero) per oltre 3 milioni di euro; 11 conti correnti bancari e postali con un saldo complessivo superiore a 500 mila euro.
I soldi dell’imprenditore rintracciati all’estero
Inoltre, sono state sequestrate disponibilità finanziarie detenute all’estero per oltre 25,5 milioni di euro, depositate su rapporti di conto esteri intestati all’imprenditore palermitano e a fondazioni allo stesso riconducibili con sede in Liechtenstein.
Il sequestro motivato dalla sproporzione con i redditi dichiarati
Secondo le indagini condotte dai finanzieri della polizia valutaria di Palermo ci sarebbe una consistente sproporzione tra le entrate lecite dell’imprenditore regolarmente dichiarate al fisco e i beni accumulati negli anni fra cui quelli posti adesso sotto sequestro
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