Quello che andrà in scena da domani fino a domenica – dal 25 al 27 gennaio, alle 21 – al Piccolo Teatro Patafisico (di via Gaetano La Loggia 5), è uno spettacolo speciale, proprio come gli attori in scena. La rappresentazione teatrale “Sette contro Tebe, reloaded” nasce all’interno dei laboratori di arte terapia condotti dal dottore Giovanni Mendola, assieme alla sue équipe, all’interno delle attività riabilitative del Centro Diurno Casa del Sole del Dipartimento di Salute Mentale della Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo.

La tragedia di Eschilo, una delle più antiche e ostiche del teatro greco classico, in questo lavoro, più che tradotta è stata completamente rivisitata con un tradimento metodico e poco rispettoso della tradizione fino alla trasformazione finale di una “performance” di video, musica rock e ballo con poco spazio alla recitazione e molto a corpi in movimento. Un’ora di spettacolo assordante, divertente e commovente. La compagnia ha scelto il nome di “I Clandestini” evocativo di chi, come i migranti cerca di traghettare il mare in cerca di una terra diversa dopo avere attraversato i deserti dell’indifferenza e del pregiudizio, e come i migranti a testimoniare le grida di chi si è perso nei deserti della vita.

Compagnia I Clandestini, formata dagli utenti del Centro Diurno Casa del Sole del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASP di Palermo. Regia di Giovanni Mendola