Parte del mare di Sferracavallo, a Palermo, è al momento non balneabile. A certificarlo i dati dell’Arpa sui quali, il 1 agosto scorso, il sindaco Roberto Lagalla ha firmato un’ordinanza con la quale ha esteso il divieto di balneazione non solo alla cossiddetta area degli scivoli, ma anche a Baia del Corallo. Fatto per il quale alcuni esponenti del M5S hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica per accertare le cause degli sversamenti di acque reflue che hanno portato all’accumularsi di batteri fecali sulle coste della VII Circoscrizione.

“Abbiamo depositato un esposto alla Procura delle Repubblica del Tribunale di Palermo per denunciare la grave emergenza ambientale del golfo di Sferracavallo – dichiarano i sottoscrittori -. Chiediamo gli opportuni accertamenti ed interventi riparatori e ripristinatori per porre rimedio al grave pregiudizio ambientale causato dagli sversamenti nel tratto di Mare degli “Scivoli”, nonché avviare le indagini per l’individuazione di eventuali responsabili. Il persistere di tali situazioni stanno arrecando danni di natura ambientale, sanitario, economico ed anche di immagine alla borgata marinara di Sferracavallo”.

Il 3 agosto divieti estesi a Baia del Corallo

Un divieto di balneazione temporaneo disposto nella zona della Baia del Corallo a Sferracavallo. Il provvedimento, adottato con l’ordinanza sindacale numero 156 del 2 agosto, è stato preso dopo la comunicazione da parte del dipartimento di prevenzione dell’Asp 6 di Palermo. Asd essere evidenziato il superamento della soglia prevista dalla legge dei valori di escherichia coli. Dati venuti fuori in seguito ai campionamenti effettuati lo scorso 31 luglio. “I valori riscontrati di escherichia coli – si legge sull’ordinanza – sono pari a 181×10 al cubo Ufc/100ml e quindi superiori ai limiti fissati per legge. Pertanto è stata disposta l’apposizione di segnaletica di avviso ai cittadini, riportante la dicitura: divieto temporaneo di balneazione”.

Le segnalazioni di cattivo odore ed escrementi

Il 20 luglio nel punto di campionamento i valori di enterococchi intestinali sono risultati pari a 2.350 con un valore massimo di norma indicato in 200. Di escherichia coli pari a 2.420 con un valore massimo di norma indicato in 500. Già a fine giugno era stata emessa un’ordinanza di divieto temporaneo di balneazione lungo tutto il tratto di costa che va dalla Baia del Corallo fino alla zona della piazza di Sferracavallo per lo stesso motivo. Dopo una decina di giorni i valori erano tornati nella norma. Il comitato cittadino “Il mare di Sferracavallo” in questi giorni aveva segnalato all’ufficio di igiene e sanità del Comune il cattivo odore e la presenza di reflui. L’ufficio comunale ha dato disposizione “di verificare urgentemente, lungo i tratti di mare in questione, la presenza di eventuali scarichi abusivi o riscontri di natura penale”. Dalle parole ai fatti quindi, con la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica.

Le parole di Lagalla: “Mare inquinato da privati”

“In una riunione convocata oggi a Palazzo delle Aquile, insieme agli assessori alla Mobilità, Igiene e sanità, Amap, Rap, Polizia municipale, Arpa e Asp sono state messe a punto le strategie per migliorare le condizioni di vivibilità della borgata di Sferracavallo.

Sul fronte dei divieti di balneazione della costa, in questo momento in vigore solamente nei punti all’altezza della Baia del Corallo e dello Stabilimento Bagni, dalla relazione dell’Amap, che ha effettuato diverse verifiche, non emergono problemi nella rete fognaria che possano giustificare o causare anche indirettamente una eventuale dispersione di reflui in mare. Certificata, invece, la presenza di determinati batteri in acqua, appare evidente come questa situazione possa essere provocata da scarichi privati. Per questa ragione, di concerto con Amap, nei prossimi giorni saranno svolte ulteriori verifiche sulle strutture di tipo civile da parte dell’azienda e del Nopa della Polizia municipale, oltre che dalla Guardia costiera, all’uopo delegata dall’Autorità giudiziaria.
Per quanto riguarda, invece, la raccolta rifiuti, la Rap ha evidenziato come i doppi itinerari giornalieri per la raccolta differenziata nei locali commerciali stiano funzionando e trovando un buon riscontro, grazie anche alla collaborazione dei commercianti e degli imprenditori. Sulla raccolta dei rifiuti dai cassonetti, inoltre, la Rap prevede di intensificare i passaggi nella borgata nei prossimi giorni, quando sarà superata la situazione di emergenza che in questo momento sta riguardando diverse aree della città. Infine, insieme alla Polizia municipale, l’obiettivo è quello di intensificare i controlli delle pattuglie per regolare più puntualmente il traffico anche su indicazione della settima circoscrizione, che ringrazio per la collaborazione”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

L’Amap ha presentato al sindaco Lagalla il report su Sferracavallo

L’Amap ha presentato questa mattina al sindaco Lagalla il primo report sulle criticità riscontrate a Sferracavallo, nella zona compresa tra la Baia del Corallo e lo stabilimento “Season” che hanno determinato l’ordinanza comunale di divieto di balneazione. Il report sottolinea l’immediatezza degli interventi effettuati a ridosso dell’ordinanza sindacale al fine di verificare il corretto funzionamento delle infrastrutture fognarie presenti. In particolare sono state immediatamente avviate le verifiche del funzionamento degli impianti di sollevamento e dell’integrità strutturale dei principali collettori fognari comunali presenti sul lungomare.
Per quanto riguarda la funzionalità dell’impianto di sollevamento “Barcarello”, dalle registrazioni del telecontrollo risulta un regolare e costante funzionamento dell’impianto.
Contestualmente è stata avviata una attività di video ispezione ad ampio spettro sui collettori principali della borgata.
In particolare stata sottoposta a videoispezione e prove di tenuta effettuate con l’ausilio di traccianti colorati tutta la fascia costiera compresa tra Baia del Corallo e Via Torretta, successivamente estesa fino a Via Barcarello.
Ultimata la prima fase di verifica della rete pubblica si passerà alla verifica della regolarità degli allacci delle utenze private a supporto delle Autorità competenti.

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