I residenti di Sferracavallo come cittadini di seri B. Un lungo corteo composto da attivisti e abitanti locali ha invaso le vie centrali della borgata marinara denunciando il degrado che ormai da diverso tempo caratterizza la zona. “Siamo stanchi di essere prigionieri a casa!”, “pretendiamo il controllo del territorio”, si legge in alcuni cartelloni, sintomo di una frustrazione vissuta da troppo tempo. La manifestazione, organizzata dal comitato cittadino permanente Sferracavallo ha evidenziato gravi disagi: dal degrado urbano, alla viabilità compromessa fino ad arrivare alla carenza di sicurezza.

La manifestazione

Al centro delle proteste c’è la bretella di via Nicoletti, un’opera attesa da oltre quarant’anni e ancora ferma per innumerevoli ritardi. Il corteo, partito dalla stazione ferroviaria e giunto a piazza SS. Cosma e Damiano, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini che hanno dato vita ad un dibattito acceso. Dall’incontro, è emersa la frustrazione della comunità per i continui rinvii legati alla bretella, infrastruttura essenziale per migliorare la viabilità e la sicurezza della zona.

“Tali ritardi stanno compromettendo gravemente il lavoro del team di progettazione, che si trova nell’impossibilità di avanzare verso la stesura del progetto esecutivo – si legge in una nota del comitato – condizione necessaria per avviare la realizzazione dell’opera. Un immobilismo che sta aggravando le già difficili condizioni di circolazione nella zona, causando disagi quotidiani a residenti e pendolari”

Nel frattempo, le condizioni del traffico peggiorano e i disagi quotidiani si fanno sempre più pesanti per residenti e pendolari.

Oltre alla questione infrastrutturale, la manifestazione ha richiamato l’attenzione sulla sicurezza pubblica con la richiesta di un aumento della presenza delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore serali e durante i mesi estivi. I cittadini hanno anche sollecitato l’istituzione di una postazione fissa di pubblica sicurezza per contrastare microcriminalità e vandalismo, problemi in crescita causati da una sorveglianza insufficiente.