Dal Ministro della salute al sindaco di Palermo passando per la presidente della Commissione Parlamentare anti,mafia. Sono 154 i testimoni della difesa di Matteo Tutino. Ci sono il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi, ma anche il suo ormai ex amico e paziente, il governatore Rosario Crocetta e il sindaco Leoluca Orlando tra i citati a comparire in base all’istanza dell’avvocato Carlo Taormina che difende Tutino.
Il chirurgo plastico è imputato per concorso in truffa aggravata e abuso d’ufficio. La strategia difensiva è quella classica di Taormina, la medesima messa in campo anche difendeneo l’allora poresidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Il presidente della terza sezione del Tribunale, davanti alla quale si svolge il processo, ha deciso, però, di limitare le convocazioni. Sentirà solo quattro testimoni per ogni episodio contestato a ogni imputato.
Secondo l’accusa sostenuta dal pm Luca Battinieri, Tutino avrebbe eseguito nella struttura pubblica, a carico del Servizio sanitario Nazionale, interventi estetici di natura privatistica. Imputati con lui per reati e circostanza variegate per truffa, abuso d’ufficio e tentato abuso d’ufficio, l’ex manager dell’ospedale palermitano, Giacomo Sampieri; Damiano Mazzarese, dirigente del dipartimento di Anestesia e rianimazione dell’azienda ospedaliera; Giuseppe Scaletta, ispettore della Digos, e la moglie genetista, Mirta Baiamonte.
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