Da questa mattina è in corso lo sgombero della casa del boss Rosario Lo Bue a Corleone (Pa). Il provvedimento è stato emesso dall’Agenzia dei Beni confiscati ed eseguito da agenti di polizia, carabinieri e finanzieri.

Questa mattina alle 8 si sono presentate nella palazzina in via Salvatore Aldisio le forze dell’ordine e hanno notificato ai familiari del boss il provvedimento con il quale viene liberato il bene confiscato.

In queste ore sono in corso le operazioni per svuotare l’immobile. Rosario Lo Bue, 64 anni, pastore è fratello di Calogero Giuseppe, arrestato nell’aprile del 2006 perché era uno dei “vivandieri” di Bernardo Provenzano. Nel 2008,

Lo Bue era stato arrestato nel maxi blitz Perseo. Nel 2015 era stato arrestato nell’operazione antimafia dei carabinieri Grande Passo 3.

“Complimenti alle forze dell’Ordine e alla Commissione Prefettizia di Corleone istituita dopo lo scioglimento del Comune di Corleone avvenuto il 12 agosto 2016” è quanto dice il senatore Mario Giarrusso, componente della commissione Antimafia.

“Attraverso atti dello Stato così rilevanti – aggiunge Giarrusso – i cittadini e gli imprenditori onesti di Corleone verranno riconosciuti come i protagonisti di una Comunità dove la Giustizia e Legalità prevale sui mafiosi, inoltre il percorso di abbattimento del muro di omertà e indifferenza sta andando avanti nell’affermare quotidianamente i valori della libertà economica, dell’onestà e della qualità della vita”.