Un incidente si è verificato nel corso dei lavori di bonifica del fiume Oreto a Palermo. Un escavatore durante le opere di pulizia si è ribaltato.
“A seguito di una errata manovra, uno dei mezzi impegnati nelle attività di dragaggio del fiume Oreto si è oggi parzialmente ribaltato. – dicono dal Comune – Nessuna conseguenza per gli operatori impegnati nei lavori e nessun danno grave al mezzo.
Tra stasera e domani il mezzo sarà riportato in asse e i lavori potranno proseguire regolarmente”.
Ma per gli ambientalisti più che una bonifica si tratta di una distruzione.
“Rimango attonito nell’apprendere che il tratto cittadino del fiume Oreto è stato “bonificato”. A quanto sembra, con l’avvio dei lavori dato dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando – scrive sul suo profilo Facebook Giovanni Guadagna – Quanto “bonificato” era in realtà un bel bosco ripariale dove, proprio in questo periodo, nidificano (nidificavano ….) decine di Gallinelle d’Acqua ed Usignoli di Fiume.
La cova era in corso. Ho visto al Tg3 una scena sconfortante: escavatori e fango, alberi sdradicati ed altra distruzione di un habitat che Palermo, evidentemente, non merita.
In quei posti era ricomparsa la Biscia dal Collare e la Rana Verde. Salici e Pioppi erano ormai colonnari. Le discariche di cui parla l’articolo (e che ora qualcuno intende “bonificate”) sono il frutto del menefreghismo di questa città nei confronti della Natura.
Già da domani, qualcuno riprenderà a gettare materiale vario, non certo perchè ora il fiume è “bonificato”. Per impedire simili comportamenti bastava bloccare i pochissimi accessi agli argini. Accessi che nessuno usa, salvo chi intende il fiume come una discarica. Andavano tolte così come si doveva provvedere ad una attenta gestione della vegetazione che, soprattutto nel ponte di via Messina Marine, in caso di piena, può creare problemi. Di certo non con ruspe ed escavatori, in periodo di nidificazione, poi.
E’ come togliere un neo dalla pelle di una persona, uccidendola. Solo chi ha conosciuto il fiume prima del “mirabile” intervento di oggi, può capire cosa è successo. Sotto il profilo naturalistico, era uno dei punti più interessanti di Palermo. Dice bene l’articolo. L’ultima bonifica era del 2005. La natura aveva impegnato dodici anni per riprendersi un fiume avvilito dalla canalizzazione. Un processo che era ancora in corso e che andava seguito. Sono bastate poche ore per annullare tutto.
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