A Palazzo dei Normanni, in Sala Gialla, è stato presentato il progetto del Gal Elimos che insieme alla rete Incultum punta a sviluppare il turismo culturale e sostenibile nel segno delle radici islamiche della provincia di Trapani.

La reason why di questo percorso è stata spiegata nel corso dell’incontro dall’avvocato Giada Lupo.

Per Lupo, “in questo itinerario si è data molta importanza agli elementi multisensoriale e ai simbolismi, perché il simbolo trasmette in una suggestione un grande flusso di significati che sono immediatamente percepibili. Ciò che legherà queste tappe -afferma Lupo, riferendosi ai luoghi del progetto – sono l’aria e l’acqua, l’aria, perché intanto come simbolo rimanda immediatamente alla forza delle idee, alle forze della conoscenza del pensiero che i Greci la associavano”.

Il progetto non sarà soltanto una  disclosure di un patrimonio culturale che ha origine nel periodo arabo della Sicilia:  “In realtà, in quella che viene normalmente considerata la dominazione islamica, i primi contatti, le prime incursioni si ebbero a costruire alla nostra Pantelleria intorno al Seicento, circa 200 anni prima dello sbarco che la storia certifica nell’827”.

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