La nuova classifica sulla qualitàd ella vita che vede le città siciliane in fondo alla lista non sorprende più nessuno. eppure ancora qualcuno crede nella possibilità di riscatto.

Proprio su questi gap Blogsicilia ha voluto sentire con Maurizio Carta professore ordinario di urbanistica del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo ed ex assessore all’Urbanistica del Comune di Palermo durante la giunta guidata da Diego Cammarata.

Carta su Palermo non ha dubbi “è difficile che arriveremo ai primi posti in classifica, consideriamo che Mantova, la prima nella classifica, è un tipo di città totalmente diversa. Le città metropolitane non potranno mai competere con le città medievali, con tradizione dell’Italia centro-settentrionale. Però credo Palermo tra le grande città possa recuperare delle posizioni”.

Quindi se da un lato le classifiche non ci rendono giustizia dall’altro dice il docente “possono essere un utile sprone a dirci che stiamo migliorando e che non ci possiamo fermare sono come un campanello di allarme”. Perchè su una cosa l’ex assessore  non ha dubbi Palermo sta crescendo e sconta in questo momento che i tanti progetti avviati siano ancora in fase di realizzazione.

“C’è un progressivo ma lento miglioramento basti pensare ai progetti avviati sulla mobilità, o per esempio l’assegnazione di 18 milioni per migliorare la qualità delle periferie – sottolinea -. Sicurezza periferie, rigenerazione waterfront (80 milioni per la costa sud), mobilità, piano regolatore appena approvato sono questi i grandi percorsi avviati che appena saranno realizzati e andranno a regime incideranno profondamente”. All’orizzonte l’urbanista palermitano vede  “una Palermo completamente diversa. Noi scontiamo in questo momento lentezza nei processi dell’attuazione di quel che è stato avviato, quel che è stato fatto non è percepito dai cittadini”