Non ci saranno ulteriori ritardi nella consegna del viadotto Himera ultimato. Dopo il rinvio da ottobre scorso ad aprile di quest’anno le ulteriori difficoltà manifestate in questi giorni non comporteranno nessun rinvio. Lo garantisce in una nota l’Anas Sicilia con la quale conferma che il cantiere del viadotto Himera sull’autostrada A19 “Palermo-Catania”, non subirà ritardo. “Anas conferma che i lavori procedono come da cronoprogramma – si legge nella nota – con ultimazione prevista entro fine aprile”.

“Il varo dell’impalcato sarà eseguito come previsto” continua la nota che poi precisa “Per dovere di informazione, occorre puntualizzare che le richieste di maggiori oneri avanzate dall’impresa, inevitabili nella gestione di un appalto complesso come quello in questione, saranno trattate secondo le modalità previste dalla norma, ma non mettono a rischio la conclusione dei lavori”.

Il rischio di nuovi ritardi e rinvii era stato denunciato da BlogSicilia una settimana fa e poi, man mano, rilanciato dagli altri organi di stampa. Adesso l’Anas, già al centro di forti polemiche per la chiusura di un altro viadotto della medesima autostrada A 19 Palermo Catania, quello Cannatello dopo Ponte Cinque Archi che ha causato disagi, proteste e un nuovo scontro col governatore Musumeci, torna a ribadire il rispetto dei tempi e l’apertura a fine aprile.

Intanto la Commissione trasporti dell’Ars ha convocato una riunione per fare il punto della situazione della viabilità, dei disagi e degli intervento con la presenza anche del Vice Ministro delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri.

Sulla vicenda torna a intervenire anche la Cisl che da una decina di giorni sul proprio sito ha posto un contatore dei ritardi nella consegna dei viadotto Himera. “Anas, Cas? Governo nazionale, governo regionale? Non ci interessano le diatribe né i ping pong di responsabilità né gli annunci roboanti di piani speciali per la Sicilia con effetti sempre di là da venire” scrive la Cisl siciliana in un documento pubblico “Pensiamo sia arrivato il momento di una grande mobilitazione che tolga a chiunque l’alibi del non fare o del far male”

E ieri si era espresso anche  il segretario generale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’anca “Ormai purtroppo è una prassi consolidata, si affidano appalti al ribasso e poi le imprese aggiudicatrici si rendono conto di non poter rispettare i preventivi economici previsti e di conseguenza il blocco dei lavori” aveva detto.

“Non è più tollerabile che non venga adottata una norma che obblighi le imprese a presentare preventivi economici che tengano conto dei costi effettivi senza operazioni al ribasso. Occorre – secondo D’Anca – un tavolo tecnico con l’Anas, le istituzioni e le associazioni di categoria”.

“Per la Uil Sicilia la stagione di lotte e mobilitazioni è già partita e contro il vergognoso dissesto delle strade questo sindacato scenderà in piazza il prossimo sabato, ad Agrigento, per una manifestazione di protesta. Vogliamo rivendicare le opere infrastrutturali rimaste incompiute che hanno l’effetto di paralizzare la viabilità su tutto il territorio, partendo proprio da una delle province più martoriate. La marcia avrà inizio alle 11 davanti la rotonda “Giunone” di Agrigento e si fermerà alla rotonda della “Strada degli Scrittori” afferma il segretario Claudio Barone che aggiunge: “La situazione nell’Isola è drammatica. I siciliani ancora oggi sono costretti a percorre strade colabrodo con cantieri bloccati e migliaia di edili senza occupazione. E’ necessario intervenire subito sbloccando fondi, che ci sono, fare ripartire i cantieri e controllare l’andamento dei lavori. La Regione deve procedere a ridare efficienza al Cas rendendolo un ente economico autonomo”.

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