- L’ex sindaco di Cefalù risponde al Ministro del Turismo
- “Quest’estate si tornerà a viaggiare” ha detto il componente del governo Draghi
- Vicari chiede al Ministro su che basi si fondano le sue dichiarazioni
Non sono andate già le dichiarazioni del Ministro del Turismo Garavaglia agli imprenditori del settore viaggi e del settore alberghiero, stremato a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. E’ Simona Vicari già Sindaco di Cefalù e sottosegretario di Stato a criticare l’uscita del Ministro, con una lettera aperta a lui indirizzata. Secondo l’ex sindaco di Cefalù, il Ministro starebbe dando false speranze agli italiani e agli operatori del settore. “Quest’estate si tornerà a viaggiare” ha detto il componente del governo Draghi.
“Non diamo false speranza”
Secondo la Vicari, il Ministro sarebbe “caduto nel vortice del voler dare mera speranza” a un intero comparto, non composto solo da operatori alberghieri ma coinvolge una filiera molto più ampia, fatta da tour operator, ristoratori, lidi balneari, vettori aerei, attività commerciali. “Da ex sindaco di una delle località turistiche più importanti della Sicilia, Cefalù, so bene che a qualsiasi messaggio di speranza e incoraggiamento, rivolto a chi opera quotidianamente sul campo, devono seguire azioni e provvedimenti concreti e soprattutto fattibili, dove nel fatto specifico poco c’entrano i così detti ristori che hanno una percentuale che oscilla tra il 3 e il 5% del fatturato perso. Tutti sappiamo che i soldi sono pochi e le domande molte e questo è il massimo che si può a oggi fare”.
Crisi profonda del settore
Vicari chiede al Ministro su che basi si fondano le sue dichiarazioni visto che i maggiori tour operator hanno dichiarato fallimento, i vettori aerei volano al 30%, gli alberghi hanno prenotazioni degne di tale nome solo da ottobre in poi, ma soprattutto siamo ben lontani da una vaccinazione di massa sia nel nostro Paese che in Europa. “Proprio per come è stata affrontata la stagione turistica dell’anno scorso, nell’autunno successivo gli effetti pandemici sono stati devastanti. Effetti di cui paghiamo ancora oggi le conseguenze, proprio alle porte della stagione estiva 2021, essendo ancora nell’alternanza dei colori e relative restrizioni che proprio in questi giorni vedono mezza Italia di nuovo in zona rossa”, evidenzia Vicari che chiede di non creare aspettative che poi verranno, da una settima all’altra, disattese.
Commenta con Facebook