Il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato è accusato dalla procura di peculato, truffa aggravata, falso in atto pubblico e abuso d’ufficio, per aver utilizzato, in diverse occasioni, l’auto comunale e le prestazione lavorative del suo autista, per scopi assolutamente personali e in danno dell’amministrazione comunale termitana.

Il primo cittadino avrebbe utilizzato dei locali comunali già concessi in locazione a privati e con locazione scaduta e mai rinnovata, per ragioni esclusivamente private.

Oggi la sezione della polizia giudiziaria della polizia di Stato ha notificato un ordinanza cautelare emessa dal gip Michele Guarnotta che impone al sindaco e all’autista Marino Battaglia all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Entrambi dovranno presentarsi, una volta al giorno, in orari prestabiliti, presso la competente Stazione Carabinieri.Al dipendente comunale Marino Battaglia, vengono contestati i reati di peculato, truffa aggravata e falso in atto pubblico, per aver concorso con il sindaco nell’utilizzo illecito dell’auto comunale e per averla utilizzata, in numerose occasioni, per ragioni personali.

Gli accertamenti hanno consentito di accertare l’abituale utilizzo privato del mezzo di servizio da parte del sindaco, e delle prestazioni dell’autista, per circa un anno; analogamente utilizzava abitualmente lo stesso mezzo l’autista per ragioni personali, quando non impegnato con il sindaco.

L’attività di indagine è stata coordinata dal Procuratore Alfredo Morvillo e dai Sostituti Procuratori della Repubblica di Termini Imerese Giacomo Brandini e Francesco Gualtieri. In passato era stata sequestrata l’autovettura comunale utilizzata dal primo cittadino.

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