A tre giorni dal delitto il comandante provinciale dei Carabinieri Antonio Di Stasio è tornato nel mercato del Capo dove sabato scorso è stato ucciso il fruttivendolo Andrea Cusimano di 30 anni.
Una passeggiata tra le bancarelle dei commercianti negli stessi posti in cui è avvenuto il delitto. Insieme al comandante il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il comandante del Reparto operativo, tenente colonnello Mauro Carrozzo, e il comandante della compagnia di Piazza Verdi Guido Terenzi.
“Bisogna dare ai cittadini un sentimento di serenità e credo che questo non si possa dare senza la presenza del sindaco che garantisce la vicinanza delle istituzioni, e che sia una vicinanza sempre più efficace – dice il colonnello Di Stasio – Noi, come forze dell’ordine, dobbiamo garantire la sicurezza e la sicurezza si garantisce stando vicino a tutti quelli che vivono in questa città. L’arma dei Carabinieri ha una vocazione territoriale, siamo presenti anche nell’ultimo paesino e raccogliamo le istanze dei cittadini per dare una risposta sempre più efficace”.
I carabinieri sabato hanno arrestato il killer dell’omicidio Calogero Pietro Lo Presti di 23 anni. Lo hanno preso mentre tentava di fuggire a bordo di una Smart.
“Le indagini stanno andando avanti, la nostra spinta investigativa è indirizzata a costruire il quadro motivazionale Di un gesto così cruento e assicurare alla giustizia anche il complice del killer”. Tra i commercianti stupore per l’insolita presenza tra le bancarelle del mercato di carabinieri e sindaco insieme.
“Ho visto tanta solidarietà e tanti sorrisi, ma soprattutto tanta speranza, queste sono le spinte psicologiche – ha aggiunto Di Stasio – per raggiungere un cambiamento che già si vede, bisogna migliorare sempre Di più. La civile convivenza e tranquillità sono un traguardo che si deve a questa città, una città che sta crescendo e che il prossimo anno sarà Capitale della Cultura”.
Per quanto riguarda la scarsa collaborazione dei commercianti del Capo alle indagini il comandante afferma che “bisogna sfatare anche questo muro dell’omertà. Credo dando risposte efficaci e professionali si indurrà sempre di più il cittadino ad avere in noi maggiore fiducia e nella fiducia una maggiore apertura per nel sostenere il grande sforzo delle forze dell’ordine”.
“Abbiamo fatto questa passeggiata per ricordare che il Capo è un patrimonio straordinario di risorse umane, risorse economiche e culturali, ma anche per dire grazie all’Arma dei Carabinieri e alle forze dell’ordine perché mettono in sicurezza questo straordinario patrimonio. E siamo qui per dire grazie al Capo e a quegli operatori onesti che promuovono una immagine positiva della città”.
“L’omicidio di sabato certamente è un episodio gravissimo – dice il sindaco Orlando – è una offesa alla stragrande maggioranza di chi vive al Capo. Il Capo è ben diverso dalla violenza criminale. Questo è il modo migliore per dire grazie al Capo. Quando io passeggio per queste strade, davanti a questi banconi di vendita mi sento a casa, al sicuro e con persone che condividono un periodo di cambiamento”.
E sugli due omicidi recenti a Palermo, Orlando dice: “I colpi inferti dalla magistratura sono stati importantissimi. Evidentemente si tratta di episodi residui che, mi auguro, non siano episodi di una mafia che si riorganizza. La mafia c’è ma certamente non governa Palermo. E io sono qui per dire che sono il sindaco del Capo”. E ha ricordato che di recente i Reali di Orlando sono stati proprio al Capo dove hanno anche assaggiato le prelibatezze del luogo.
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