il 19 gennaio nella sede della fondazione sicilia

Siti Unesco siciliani, i responsabili a confronto con le istituzioni dell’Isola

La lista dell’UNESCO include 1073 siti (832 beni culturali, 206 naturali e 35 misti. E 54 in pericolo). L’Italia è il Paese che ospita il maggior numero di siti Unesco, con i suoi 53 luoghi inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità.

Di questi, 7 sono in Sicilia, ovvero più del 13% dei siti italiani. Un patrimonio immenso, assolutamente unico per tipologia e caratteristiche, che va dai siti archeologici come la Valle dei Templi di Agrigento (il più “anziano”, nato nel 1997) o la Villa del Casale di Piazza Armerina, ai luoghi naturali – l’Etna o le isole Eolie -, agli itinerari come il Val di Noto, il cuore antico di Siracusa o il percorso arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale, ultimo nato nella lista.

Beni che raccontano un’isola dalle mille e una sfaccettature, passata sotto più dominazioni, che ha visto alternarsi re normanni e viceré spagnoli, che ieri parlava arabo e oggi difende chi arriva sulle sue coste. Ma che comunque ha avviato un percorso virtuoso che passa dalla valorizzazione dei suoi siti. Anche per questo motivo è giusto parlare di sinergie e collaborazioni, di un progetto comune: per la prima volta i responsabili dei siti Unesco siciliani – chi lavora sul posto, ogni giorno a contatto con i mille problemi legati a luoghi bellissimi, ma “fragili”, da monitorare e controllare – si siederanno ad un tavolo con le Istituzioni siciliane, ma anche con chi si occupa di valorizzazione.

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Lo spunto la offrono la Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia, il Comitato di Pilotaggio del sito UNESCO arabo-normanno e la Fondazione per l’Arte e la Cultura “Lauro Chiazzese” che organizzano “Patrimoni culturali e naturali. Siti UNESCO: buone pratiche e governante”, convegno in programma venerdì prossimo (19 gennaio), dalle 9 alle 14 nella sede della Fondazione Sicilia (Villa ZITO, via Libertà 52, a Palermo).

Sarà presente e coordinerà i lavori, Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione Nazionale Italiana UNESCO.

Uno degli obiettivi della conferenza è quello di approvare una dichiarazione programmatica comune per la valorizzazione di tutti i siti UNESCO siciliani.

Il convegno si aprirà alle 9 con gli interventi del sindaco Leoluca Orlando, nella sua qualità di presidente del Comitato di pilotaggio del sito UNESCO Arabo-normanno; del presidente della Regione, Nello Musumeci, e dell’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Vittorio Sgarbi; di Gianni Puglisi, presidente onorario CNIU (Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco) e presidente della Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia.

Aurelio Angelini, Antonio Purpura, Sebastiano Tusa tratteggeranno i problemi di una governance sfaccettata. Le testimonianze dai siti: Giuseppe Parello per la Valle dei Templi, Marisa Mazzaglia per il Parco Etna, Fabio Granata per il Distretto turistico Sudest (Val di Noto e Siracusa), Maria Amalia Mastelloni per le Isole Eolie. Interverranno anche Caterina Greco (CRicd Regione Sicilia); Laura Anello, presidente de “Le Vie dei Tesori”; l’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Andrea Cusumano; Maria Andaloro (Università della Tuscia); Maria Pia Blandano (Liceo Musicale Regina Margherita); Francesco Cancellieri (Osservatorio regionale qualità del paesaggio); Letizia Casuccio (direttore COOPCulture); Natale Giordano (ICCN | Inter-City Cultural Network per la salvaguardia del patrimonio immateriale; Vera Greco (Parco archeologico Naxos); Paolo Patanè (CUNES | Coordinamento dei Comuni UNESCO Sicilia); Francesca Spatafora, a capo del polo archeologico regionale di Palermo e Marcello Troia, coordinatore scientifico – Rocca di Cerere UNESCO Global Geopark. Le conclusioni sono affidate a Gianni Puglisi.

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