Ha comunicato le dimissioni all’Assessore Marino. La Consulente del Comune di Palermo per i diritti degli animali Elena La Porta, ha saputo casualmente non solo della Delibera del Comune, ma anche dello stesso annuncio dato alla stampa: 480 euro per chi si recherà ad adottare un cane presso la struttura di via Tiro a Segno. Il tutto per consentire i lavori di ristrutturazione
“Vi sembra possibile – riferisce Elena La Porta a BlogSicilia – che devo casualmente sapere di una decisione così importante? Che senso ha tenere un Consulente quando devo apprendere da altri di decisioni che riguardano argomenti fondanti la mia consulenza? Un comportamento che ho dovuto riscontrare in altre occasioni, ma questa volta la decisione è grave, non la condivido nella maniera più radicale “.
Il Comune di Palermo ha comunicato quanto deciso lo scorso primo dicembre, ma la Consulente ne è venuta a conoscenza, peraltro in maniera casuale, nella giornata di ieri.
“Ho chiamato l’Assessore Marino – spiega l’ex Consulente – ed ho comunicato le mie dimissioni. Un comportamento, quello assunto dal Comune, che ritengo lesivo della mia dignità e del mio impegno. Decisioni che a mio avviso sono molto gravi e non all’altezza del problema”.
L’Assessore ha confermato la fiducia ma la ex Consulente, che è anche la storica presidente della sezione di Palermo della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, è irrimovibile.
“Non sono mai mancata ad una riunione, ha dato sempre la massima disponibilità“. Le critiche dell’ex Consulente del Comune di Palermo, entrano poi nel merito di quanto approvato a sua insaputa. Il canile municipale, in sintesi, non si potrà mai svuotare, specie per una città come Palermo che è una delle capitali del randagismo italiano. Come pensa il Comune di fare fronte alle richieste dei propri cittadini? Nella sola giornata di ieri, ad esempio, in una sola operazione della Polizia Municipale sono entrati quattro cani.
“Mi chiedo – ha aggiunto Elena La Porta – a cosa serve il contributo monetario deciso dal Comune. Temo un tale provvedimento possa attirare attenzioni non sempre desiderabili. Chi vuole bene ai cani non cerca le 480 euro. Bisognava mettere in campo altre azioni. L’ho detto all’Assessore, quello di svuotare il canile è un miraggio. La nuova struttura, sarà anche a norma ma ospiterà la metà dei cani che vi sono ora. Nel passato avevamo fatto numerose proposte, infrante sulla mancanze dei fondi. Vedo che ora si sono trovati”.
Eppure sembra che il Sindaco Orlando aveva inizialmente sposato le proposte della sua Consulente.
“Si poteva – aggiunge Elena La Porta – agevolare le adozioni aiutando quei volontari che a proprie spese si occupano di trovare nuova accoglienza ai cani. Si poteva poi creare un apposito fondo a sostengo di chi, amante degli animali, si recava in canile per adottare un cane. Una card, ad esempio, per agevolare l’acquisto dei mangimi, come per le spese Veterinarie mettendo magari a disposizione quelli pubblici che già prestano servizio in via Tiro a Segno. Lo ripeto, non condivido il metodo e prendo atto che non sono stata informata“.
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