Prosegue ai Cantieri culturali alla Zisa (in via Paolo Gili 4 a Palermo), con tantissimi film provenienti da tutto il mondo, l’undicesima edizione del “Sole Luna Doc Film Festival”, ideato da Lucia Gotti Venturato con la direzione artistica di Gabriella D’Agostino.

Il terzo giorno di Festival, mercoledì 22 giugno, incomincia alle 17 al Cinema De Seta con la proiezione di The Jerusalem Dream, film dell’israeliano Meni Elias, omaggio ai primi ebrei etiopi che negli anni ’70 arrivarono in Israele, animati dal desiderio di Gerusalemme. Seguirà Jungle Sisters di Chloe Ruthven che catapulta lo spettatore in India, dove due giovani, Bhanu e Bhuntu offrono le proprie braccia a industrie tessili al servizio di colossi come Gap.

Alle 19,30, il secondo appuntamento con la rassegna fuori concorso Sarajevo. Storie di un assedio, di Giancarlo Bocchi: sarà proiettato Diario di un assedio, preziosissimo documentario che dà voce a 10 giornalisti di guerra, tra cui spicca quella indimenticata e intensa di Ettore Mo, capace di offrire alla città colpita un omaggio che non ha eguali.

Nello Spazio Arena, alle 21, Southeast Asian Cinema di Leonardo Cinieri Lombroso, una produzione italo-cinese che informa sulla prolificità del cinema del Sudest asiatico, sulla poetica che connota alcuni dei suoi più solidi autori e sulla gravità di censure e norme che compromettono la libera espressione creativa. A seguire, sempre nello spazio Arena, Asmarina di Alan Maglio e Medhin Paolos, un film prodotto a 4 mani che getta luce sulla ampia comunità eritrea presente in Italia da oltre mezzo secolo, con una narrazione corale capace di comporre un archivio densissimo che è una vera e propria eredità.

Alle 22.45 il Cinema De Seta proporrà un film che è già un caso italiano: Loro di Napoli. Afro-Napoli United alla presenza del regista Pierfrancesco Li Donni, una grande storia di rinascita sociale e personale dove i protagonisti sono calciatori stranieri provenienti da Senegal, Brasile, Costa d’Avorio, Capo Verde, che inseguono la prospettiva di integrazione sociale come un pallone sul prato verde, malgrado la “buropazzia” del nostro Paese.

Ingresso libero a tutti i film.

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