Il gup Elisabetta Stampacchia ha condannato nove imputati accusati di spaccio nella zona del centro di Palermo attorno al liceo classico Vittorio Emanuele II a Palermo. Sono stati condannati Rosario Ferdico, 46 anni, a 14 anni e 8 mesi, ed Emanuele Ferdico, 23 anni a 10 mesi al secondo, Alessandro Simonetti, 23 anni, a 8 anni, Giuseppe Bona, 23 anni, a 12 anni, Domenico Ferdico, 28 anni, a 8 anni, Giuseppe La Mantia, 23 anni, a 6 anni e 6 mesi, Alessandro Pampillonia, 39 anni a 6 anni, Angelo Lombino, 40 anni, 8 anni e 4 mesi e Alfredo Mazzola, 31 anni, a 1 anno e 4 mesi. La pena è stata scontata di un terzo come previsto dal rito abbreviato. Erano difesi dagli avvocati Michele e Giuseppe Rubino, Rocco Chinnici, Riccardo Bellotta, Max Molfettini, Manfredi Emanuele e Salvatore Gambino.
La droga venduta agli studenti
Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Palermo Centro il 2019 e 2020, in seguito a segnalazioni da parte di genitori circa un’attività di spaccio nei confronti di minorenni nell’area del liceo Vittorio Emanuele II. La base di spaccio era il Vicolo Nuovo a due passi dall’istituto scolastico. Sono state accertate centinaia di cessioni molte dei quali a minori anche di 14 anni. Veniva spacciata cocaina, hashish e marijuana. Decisive sono state le chat social estrapolate dai telefoni sequestrati agli imputati con le quali si organizzavano i turni di lavoro. Nel corso dell’operazione erano stati sequestrati oltre quattro chili di droga.
A Catania una base di spaccio in mano ai minorenni
I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno scoperto e smantellato un centro di spaccio di cocaina e marijuana al civico 13 di viale Moncada, nel quartiere Librino. I militari hanno arrestato tre minorenni catanesi con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, agendo in concorso tra loro, nonostante la loro giovane età e precedenti specifici con la polizia. Le attività dei militari hanno rivelato la routine dei pusher, con due di loro incaricati del confezionamento e della consegna della droga, mentre il terzo faceva da vedetta, equipaggiato con un ricetrasmittente
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