Il tentato femminicidio si conclude con una donna e un uomo feriti e l’aggressore pestato dai vicini accorsi in soccorso degli aggrediti e lasciato a terra privo di sensi. E’ accaduto a Falsomiele dove sono in corso le indagini per confermare la prima ricostruzione dei fatti ancora frammentaria e lacunosa.

L’uomo arriva in un residence armato di pistola

L’aggressore sarebbe arrivato nel residence in via Dell’Airone,  sembra già armato di pistola e di chiare intenzioni. C’è chi sostiene che l’arma avesse perfino un silenziatore. L’uomo di circa 50 anni, arrivato senza portare con se documenti, avrebbe,m quindi, esploso colpi di pistola alle gambe contro una donna di 49 anni che dal racconto fin qui raccolto sembra fosse la ex.

In soccorso della donna, però, arrivava un cugino di 24 anni ma l’aggressore non avrebbe avuto alcuna esitazione: l’uomo avrebbe sparato sempre alle gambe anche contro il giovane raggiungendolo con un colpo o due al femore.

La reazione dei vicini

A questo punto quanti avevano assistito al ferimento e sentito le urla della donna e del cugino hanno reagito. La ‘folla’ dei vicini ha accerchiato l’uomo che è stato disarmato e picchiato alla testa, al torace alle gambe. Quasi un linciaggio da parte dei ‘difensori civici’ inferociti. I sanitari del 118 e gli agenti di polizia delle volanti lo hanno trovato privo di sensi. E stato l’aggressore, alla fine, ad avere la peggio.

E’ lui, infatti, l’unico ricoverato all’ospedale Civico con la prognosi riservata e con gravi traumi alla testa, al torace e all’addome. L’uomo è piantonato in ospedale. Per eseguire la Tac è stato accompagnato da alcuni poliziotti.

La donna è stata ferita alle gambe così come il cugino. Quest’ultimo, tra i due, è il più grave. Sono stati entrambi ricoverati in chirurgia per essere sottoposti ad un intervento chirurgico per curare le ferite provocate dalla pistola. In queste ore gli agenti della squadra mobile stanno ascoltando i testimoni.

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