Tutti i focolai sono spenti e i canadair hanno interrotto i loro continui voli sui comuni delle province di Palermo e Messina colpiti dalle fiamme. Rientra, almeno per il momento, l’emergenza incendi in Sicilia.

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Le Procure di Palermo e Termini Imerese hanno aperto indagini contro ignoti per risalire ai responsabili dei roghi dolosi. Si registrano infatti proprio nel Palermitano i danni maggiori sia inflitti alla natura che materiali. Senza considerare l’aumento del rischio di dissesto idrogeologico che si registra nelle zone in cui sono andati in cenere migliaia di alberi, che con le loro radici impedivano alla terra di franare.

Centinaia di ettari di macchia mediterranea sono andati distrutti e danni ingentissimi ad abitazioni e attività commerciali. Nessuna vittima, soltanto alcuni intossicati, ma tanta paura per quella che poteva accadere. Ora inizia la caccia ai colpevoli: alcuni operai forestali sarebbero nel mirino degli inquirenti. Ma l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, invita a non fare processi sommari prima di accertare i fatti.

 

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