Riaprono il 14 settembre le scuole in Sicilia in base al calendario scolastico regionale anche se i Presidi hanno la facoltà di anticipare o posticipare fino ad una settimana l’avvio delle lezioni.

Ed al rientro a scuola i bambini e ragazzi così come le famiglie non avranno da presentare la documentazione sui vaccini obbligatori.

E’ slittato, infatti, l’obbligo imposto dalla legge nazionale. Un provvedimento assunto dal governo gialloverde in queste ore di fatto neutralizza gli effetti della nuova legge. Ma su questa scelta è scontro all’interno del movimento 5 stelle. Da un lato gli anti vaccinasti convinti che pressano sul governo dall’interno del movimento, dall’altro i medici che nel movimento sono tanti ad iniziare dal palermitano Giorgio Trizzino direttore sanitario dell’ospedale Civico di Palermo che attacca questa scelta e racconta di aver visto morire bambini di morbillo.

‘Non si ritenga – scrive su Fb – che per garantire l’accesso a asili nido e materne si possa immaginare qualsiasi forma di deroga sull’obbligo a vaccinare i bambini’.

“Da quasi 40 anni lavoro in un ospedale pediatrico – sottolinea il senatore – ed ho visto bambini morire a causa di morbillo, meningite, ma non ho mai visto bambini perdere la vita a causa di complicanze post vacciniche. Il mio ruolo di Direttore Sanitario e di igienista mi impone di avere una posizione chiara sul tema ed è quello che farò senza equivoci o fraintendimenti. Sono convinto della necessità di un confronto aperto da cui generare future posizioni condivise e pubbliche e pertanto condivido in pieno la posizione della senatrice Fattori”.

Un attacco diretto e violento e un chiaro schierarsi a favore dei vaccini ma il suo post dopo qualche ora viene rimosso dai social.

Nel mezzo a questo scontro c’è il Ministro della salute Giulia Grillo, medico anche lei, che tenta di mediare le posizioni: da un lato annuncia che vaccinerà la figlia dall’altro che condivide le legittime preoccupazioni dei genitori che devono avere risposte.

C’è poi la posizione di aperto dissenso della senatrice Elena Fattori. Di fatto, intanto, l’obbligo dei vaccini non c’è e in tanti sottolineano come venga messa a rischio la così detta immunità di gregge ovvero dell’insieme sociale.

“Bene ha fatto il senatore del M5s e direttore sanitario dell’ospedale Civico di Palermo Giorgio Trizzino a dissociarsi dal Milleproroghe che fa slittare di un anno l’obbligo vaccinale per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e ai nidi”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, Toti Amato, manifestando il suo apprezzamento.

“La salute pubblica si basa sulle evidenze scientifiche e i vaccini sono un passo importante del progresso della medicina, che oggi si continua a volere rimettere in discussione in nome di una libertà di scelta indiscriminata”.

“La contrazione del numero dei vaccinati in età pediatrica – spiega Amato – è un fenomeno preoccupante che ha richiamato più volte l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Istituto Superiore di Sanità perché, come dimostrato dalla ricerca, esiste un legame tra il calo della somministrazione vaccinale e l’aumento di alcune malattie infettive che erano ormai solo un lontano ricordo”.

“Costruire una buona relazione con il paziente, a partire dall’ascolto, per un medico – sottolinea il presidente dell’Omceo – non significa negare scienza, deontologia ed etica, semmai armonizzare il rispetto dei principi della medicina e dei suoi professionisti con le scelte delle istituzioni e dei cittadini, senza dimenticare che dall’introduzione in campo medico, i vaccini hanno salvato milioni di vite e contribuito a far scomparire malattie mortali. E che non vaccinare significa andare incontro ad una serie di rischi importanti legati alla salute del bambino, dell’adulto e di chi vi sta accanto”.