La campagna contro l’utilizzo dei cellulari a scuola riesce a mettere d’accordo sia la destra che la sinistra. Nasce in Sicilia, infatti, il primo “attacco” al cellulare in classe e adesso rivendica quella primogenitura il deputato M5S nonché pediatra per professione Carlo Gilistro, pioniere di questa campagna anti telefonini nelle scuole, che accoglie con entusiasmo la manovra del ministro dell’istruzione, ricordando il ruolo attivo e centrale della Sicilia nella realizzazione di questo obiettivo.
La circolare del ministro
I dispositivi elettronici, se strettamente indispensabili per il piano educativo individualizzato o per il piano didattico personalizzato di alcuni studenti, oltre al supporto come lavagne elettroniche multimediali o Pc, si potranno regolarmente utilizzare, anche per ampliare il materiale e le possibilità all’interno del programma scolastico. Il restringimento dell’utilizzo dei dispositivi è legato a tematiche ludico-ricreative o di non necessaria attitudine con le tematiche scolastiche, cercando di allentare la morsa di questa dipendenza dei ragazzi e delle ragazze di ultima generazione con i dispositivi elettronici. Mentre prima il divieto era circoscritto alle scuole secondarie di primo grado, adesso è stato allargato anche agli istituti superiori e accompagnato anche da una direttiva indirizzata agli insegnanti invitati ad “annunciare a voce”.
Il ruolo centrale della Sicilia
La Regione Siciliana porta avanti dall’inizio dell’anno questa crociata contro l’utilizzo dei cellulari in tutte le tipologie di scuole, partendo dall’infanzia fino agli istituti superiori di secondo grado. Già nel mese di gennaio era stata infatti approvata all’ARS la legge voto contro i dispositivi elettronici, vietandoli completamente fino a 5 anni e limitandone fortemente l’uso. La palla è poi passata a Roma, che negli ultimi giorni ha approvato questo provvedimento che allarga su scala nazionale e a livello scolastico ciò che il movimento 5 stelle, nella figura di Gilistro, già portava avanti da mesi all’interno del nostro territorio con diversi seminari, incontri con gli studenti e convegni.
La soddisfazione del deputato-pediatra
Non nasconde affatto il senso di appagamento Carlo Gilistro: “La circolare del ministro dell’Istruzione Valditara, che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole superiori, è l’ennesima prova che ci avevamo visto giusto e che la Sicilia in questo ambito è stata pioniera, approvando a febbraio all’unanimità la legge voto a firma M5S che mira a limitare drasticamente l’uso delle apparecchiature digitali nell’età preadolescenziale e vietarle ai bambini fino a 5 anni. Proprio in questi giorni la legge, che per diventare operativa deve essere approvata dal Parlamento nazionale, è stata trasmessa a Roma. Parte ora il nostro pressing per non farla restare nei cassetti”
“Se i genitori – sostiene Gilistro – fossero informati dei pericoli cui espongono i propri bambini, si guarderebbero bene dal consegnargli queste apparecchiature, che, è bene sgomberare il campo da possibili equivoci, sono importantissime e non vanno demonizzate se usate bene e alla giusta età, ma che, se lasciate in mano a bambini piccoli e per giunta molto a lungo, possono essere devastanti, un vero e proprio attentato alla loro salute, con la possibilità di provocare loro un’infinità di disturbi come crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti, alterazioni dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali”.






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