Sarà pubblicata nei prossimi giorni la legge che proroga al 30 giugno la misura denominata “straccia bollo“, prevista dalla legge di Stabilità 2025-2027. A darne notizia è l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino. La norma è in scadenza oggi ma chi non ha fatto in tempo ad approfittarne avrà ancora l’occasione di pagare il bollo auto scaduto, arretrato e perfino notificato con cartella esattoriale, senza more e sanzioni.
Norma replicata per tre anni
“La norma straccia bollo – evidenzia l’assessore – ha fatto registrare un notevole interesse da parte dei contribuenti. Con questa proroga assicuriamo un po’ più di tempo a tutti quei cittadini siciliani che intendono usufruirne e pagare quindi senza interessi e sanzioni la tassa automobilistica regionale scaduta e non versata tra il primo gennaio 2016 e il 31 dicembre 2023”.
Come ottenere lo sgravio
Per ottenere lo sgravio, al momento, è necessario effettuare il pagamento esclusivamente nei punti Aci o negli sportelli convenzionati entro il 30 aprile del 2025. In tale modalità sarà possibile saldare la cartella con l’importo ridotto.
Settimanalmente Aci farà pervenire al dipartimento regionale delle Finanze e del credito i flussi dei pagamenti e quest’ultimo, poi, provvederà a comunicare ad Ader la cancellazione delle somme non dovute grazie allo “Straccia-bollo”.
La prima applicazione
la prima applicazione di questa manovra risale al 2022 e anche in quel caso la sanatoria partiva dai bolli 2016 (anche se la legge impone una prescrizione dopo tre anni, nel caso in cui entro 36 mesi il bollo sia divenuto cartella esattoriale la prescrizione non scatta per i successi 5 anni).
Il provvedimento ebbe un grande successo tanto che i dati parziali della prima applicazione al 20 luglio 2023 mostrarono una crecsita degkli introiti per la Regione Siciliana riguardanti la tassa automobilistica confermando, anche dopo la chiusura della finestra “Straccia bollo”, la tendenza in forte crescita già rilevata tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Le rilevazioni dell’assessorato economia attestarono una crescita delle entrate del 33 per cento e quasi 70 milioni in più a confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente (266,4 milioni rispetto ai 200 milioni del 2022).
Negli anni successivi la sanatoria portò molti siciliani a mettersi in regola con introiti minori per la regione ma comunque con il recupero di somme che rischiavano di andare perse mentre per il cittadino il provvedimento rappresenta un importante occasione di risparmio che permette di evitare lunghe e seccanti procedure legate alle cartelle esattoriali






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