La Cna di Trapani denuncia il flop della stagione turistica ed accusa il Governo regionale di aver fatto male i conti. L’associazione snocciola dei dati, raccolti sulla scorta delle interviste agli operatori del settore, che lascerebbero spazio a pochi dubbi.
“Turismo mordi e fuggi”
“Mentre il Presidente Schifani e la Giunta regionale parlano entusiasti di una presunta crescita del turismo- dichiara Cristina Cianti, Presidente del Raggruppamento Turismo di CNA Trapani- il riscontro reale che abbiamo dice totalmente il contrario. Ce lo raccontano gli operatori, lo testimoniano le strutture ricettive, i ristoratori, i balneari, i piccoli imprenditori che ogni giorno, con fatica, tengono in piedi un intero comparto. La crisi è sotto gli occhi di tutti, le disdette aumentano, i soggiorni si accorciano, la presenza della clientela italiana, da sempre asse portante della stagione, si riduce sensibilmente. Di contro aumentano i turisti mordi e fuggi, che non pernottano e generano un impatto economico marginale sul territorio”.
Strade da Terzo mondo, scalo di Birgi inefficiente
Nell’analisi della Cna di Trapani emerge che tra le criticità maggiori c’è la solita carenza infrastrutturale siciliana, del resto basta mettersi in auto o su un pullman e percorrere la A19 per capire lo stato di degrado della rete stradale dell’isola ma l’associazione mette in luce un altro aspetto: la problematicità dell’aeroporto di Birgi che incide sul turismo nell’area occidentale della Sicilia
“A partire dall’annosa inefficienza – spiegano dalla Cna di Trapani – del piano voli dell’Aeroporto di Trapani Birgi, la cui programmazione viene definita in colpevole ritardo: le rotte vengono annunciate all’ultimo minuto, impedendo qualsiasi pianificazione operativa turistica ed escludendo il territorio dai principali canali di vendita e promozione. Mentre i tour operator internazionali pianificano mesi prima, la Sicilia Occidentale continua a inseguire il turismo quando ormai è troppo tardi”.
“A questa lacuna – fanno sapere dalla Cna di Trapani – si aggiunge una rete infrastrutturale al limite del collasso: le strade sono disseminate di cantieri interminabili, interruzioni e deviazioni. Gallerie chiuse da anni e arterie dissestate rendono i collegamenti interni un’odissea quotidiana. Per non parlare dei collegamenti ferroviari tra le principali destinazioni turistiche della Sicilia Occidentale: ad oggi di fatto inesistenti, muoversi in treno tra Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Selinunte e Palermo è impensabile. E anche il trasporto pubblico locale è assolutamente inadeguato e lontano dalle esigenze del turismo moderno”.
La pianificazione turistica assente in Sicilia
La Cna Trapani denuncia, però, una mancanza di pianificazione su scala regionale del turismo anche perché ormai le esigenze dei visitatori sono decisamente cambiate rispetto agli anni scorsi, per cui occorre prima intercettare i gusti e le priorità dei turisti. Insomma, il sole ed il mare non sono più sufficienti, del resto ” il turista oggi è informato, esigente, selettivo. Chiede qualità, accessibilità, servizi, e troppo spesso trova precarietà e improvvisazione”.
Guardare al solito Nord Italia
Gli esempi ci sono e sono sempre al Nord Italia, d’altra parte anche nella classifica sulla qualità della vita che ogni anno stila Il Sole 24 Ore le città siciliane sono sempre in coda mentre quelle del Nord della penisola sono nei piani alti. Insomma, proprio una casualità non è.
“Basterebbe prendere esempio da altri modelli ed esperienze di successo- come quella del Trentino Alto Adige, divenuto territorio riferimento europeo per sostenibilità, digitalizzazione e organizzazione turistica- per capire che costruire un’economia turistica solida è possibile se si hanno visione strategica e pianificazione concreta”.
La cabina di regia
Come uscire da questo stallo? Come per l’emergenza idrica, la Cna chiede una cabina di regia regionale, che coinvolga operatori, consorzi, istituzioni locali, Camera di Commercio, enti culturali e gestori aeroportuali. Serve un piano operativo strutturato, che parta prima dell’inizio della stagione turistica. Servono strategie e soluzioni innovative per contrastare gli incendi, garantire l’approvvigionamento idrico, potenziare i collegamenti e costruire un’offerta promozionale credibile e coordinata”.






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