“Sono incredulo per quanto successo. Penso e ripenso a quella notte e non mi do pace. Come una giornata di festa si sia potuta trasformare in tragedia”. Nicolò Cangemi 33 anni ha lasciato l’ospedale Ingrassia ed è tornato a casa a Monreale.
Ha due ferite di striscio alle gambe, ma l’animo provato per avere rischiato la vita solo per trovarsi seduto nel pub 365 in via Benedetto D’Acquisto. Il giovane è assistito dall’avvocato Giada Caputo.
“Conoscevo le vittime, ma non ho avuto nulla a che fare con la rissa e con la sparatoria – aggiunge – Sono rimasto vittima senza avere nulla a che fare con quanto successo. Conoscevo le vittime. E per loro sono addolorato”.
E’ fissata per oggi davanti al gip l’udienza di convalida del fermo di Salvatore Calvaruso il 19enne accusato dell’omicidio di tre ventenni di Monreale, assassinati a colpi di pistola durante una rissa sabato scorso. L’indagato, originario dello Zen, era andato a Monreale con amici quando ha cominciato a litigare per questioni legate alla guida spericolata del motorino con una comitiva di monrealesi.
La rissa è degenerata e Calvaruso e un altro giovane, ancora non identificato, hanno fatto fuoco. Il ragazzo, incastrato da video di telecamere di sorveglianza e testimonianze, è accusato di strage.
“Un fiume di luci contro l’oscurità della violenza per dare un simbolico abbraccio ai familiari e agli amici di Andrea, Massimo e Salvo. Uniamoci questa sera alla fiaccolata alle ore 20 subito dopo la Novena della Collegiata. Portate i vostri bambini, i vostri figli, per provare a dare loro il futuro che meritano e che meritiamo.
Insieme possiamo accendere una luce di umanità e di rispetto per un domani più luminoso”. Lo scrive il comitato Pioppo Comune annunciando una fiaccolata stasera nel paese attaccato a Palermo dove sono stati uccisi i tre ragazzi.






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