Cosa si nasconde dietro la guerra tra il Ragioniere Generale del Comune Paolo Basile e il comandante della polizia municipale Angelo Colucciello. E’ quello che si stanno chiedendo in tanti.
Se gli straordinari della polizia municipale sono dovuti per legge, difficile pensare che un comandante della polizia municipale, ufficiale dei carabinieri, possa avere avallato un provvedimento illegittimo, perché dunque attacco violento?
Appare chiaro a chi ha seguito la vicenda che ormai ci sono due fazioni. Da un lato il Ragioniere Generale appoggiato dai consiglieri di opposizione, dall’altro il comandante della polizia municipale.
Lo si comprende anche dalle parole espresse dai consiglieri di opposizione che chiedono le dimissioni del comandante della polizia municipale ed esprimono massima solidarietà al Ragioniere Generale.
“Apprendendo dei gravissimi fatti verificatisi durante l’assemblea della Polizia municipale, abbiamo chiesto immediatamente la presenza del sindaco in aula: non sono ammesse reticenze. Esprimiamo piena solidarietà al ragioniere generale Paolo Basile e ribadiamo che quando la politica abdica al proprio ruolo, scaricando sui tecnici responsabilità che appartengono esclusivamente agli amministratori, si alimenta un clima pericoloso e inaccettabile. Il pasticcio legato ai pagamenti dei vigili urbani resta una responsabilità diretta e inequivocabile del sindaco, che non avrebbe dovuto sottrarsi. Per questo abbiamo chiesto la sua presenza in aula prima dell’avvio dei lavori: volevamo sapere quale fosse la sua posizione. Ma il sindaco, scegliendo di non intervenire e di affidare solo dopo la chiusura del Consiglio Comunale alla stampa le sue considerazioni, ha lasciato la sua maggioranza in balia di imbarazzi e tensioni, paralizzando l’aula.
A ciò si aggiunge un’ulteriore responsabilità: quella del comandante Colucciello. Al sindaco che pone entrambi i dirigenti sullo stesso piano, noi rivolgiamo invece pubblicamente l’appello a rimuoverlo immediatamente dall’incarico, ricordando che si tratta di una nomina fiduciaria e che la sua permanenza è ormai insostenibile. Un atto di responsabilità in tal senso sarebbe utile non solo al corpo della Polizia municipale e all’amministrazione comunale, ma all’intera città, che non può più tollerare una così evidente inadeguatezza. Oggi, inoltre, l’aula consiliare ha offerto uno spettacolo desolante, con la maggioranza che ha fatto mancare il numero legale sul piano triennale delle opere pubbliche: un atto indispensabile per avviare cantieri e lavori fondamentali per Palermo. Lo slittamento di questo strumento comporta il blocco di interventi e appalti necessari, sacrificati ancora una volta sull’altare delle beghe interne e delle lotte di potere. A Palermo servono responsabilità, serietà e capacità di governo. L’amministrazione e la sua maggioranza dimostrano ogni giorno di non averne, interessate soltanto ai propri equilibri e non al bene della città”. Una dichiarazione perentoria dei consiglieri e delle consigliere del Partito Democratico, Arcoleo, Di Gangi, Piccione e Teresi, del Movimento 5 Stelle, Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli, di AVS, Giambrone e Mangano, di Oso, Argiroffi e Forello, del Gruppo Misto, Carmelo Miceli e Giaconia, e Franco Miceli.
Quello che non si comprende è il perché di questo attacco. Il comandante della polizia municipale ha sempre dichiarato e lo ha fatto in una conferenza stampa pubblica che quei soldi sono destinati dal ministero per servizi aggiuntivi della polizia municipale. Sono stati sempre utilizzati e sono stati impiegati per cercare di aumentare i servizi resi dagli agenti che sono meno di quanto previsti dalla pianta organica.
“A luglio le somme destinate agli agenti della polizia municipale verranno pagate. Me lo ha assicurato il sindaco Roberto Lagalla che ha firmato i progetti previsti dal ministero dell’Interno per una maggiore sicurezza in città con i servizi aggiuntivi”. Lo aveva detto nel corso di una conferenza stampa il comandante della polizia municipale Angelo Colucciello a giugno cercando di gettare acqua sul fuoco su una polemica nata in merito alle somme destinate dal Viminale per la sicurezza. “I progetti sono stati firmati dal sindaco e rappresentano una novità. C’è stata una interpretazione delle norme non corretta. Le cifre circolate in questi giorni sui giornali non corrispondono al vero e non si tratta di straordinari anche perché i soldi non sono del Comune ma del ministero destinati proprio alla polizia municipale”.
Un incontro con i giornalisti per fare chiarezza- “Si è parlato di ore di lavoro di straordinario pagate per tre volte – ha detto Colucciello – mi sono ritrovato per tre giorni sul giornale. E’ stata raccontata una parte della storia. Non tutta e questo ha creato problemi tra la polizia municipale e la città. Questi progetti non sono nati di iniziativa della polizia municipale ma si tratta di progetti approvati dal ministero dell’Interno, dopo un passaggio con il comune e la prefettura”.
Nel corso della conferenza stampa il comandante ha tenuto a precisare che saranno garantiti tutti i servizi anche se a fronte di una pianta organica che prevede 1700 agenti, a disposizione per i servizi in strada ci sono 110 agenti idonei su 800 in servizio. Se le cose stanno così perché da tre mesi non si fa che parlare di questi straordinari.
In tutta questa vicenda resta il mistero del silenzio del sindaco Roberto Lagalla che ha voluto fortemente il comandante della polizia municipale ma che adesso resta in silenzio lasciandolo solo davanti ad attacchi sempre più violenti.






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