“Queste elezioni regionali in Sicilia le hanno nascoste finchè potevano, poi hanno scoperto che Giancarlo Cancelleri e la sua lista di 62 candidati avevano superato la mega coalizione di impresentabili di centrodestra e così hanno deciso che devono distruggerci in un modo o in un altro. E forse ci riusciranno”.

A parlare è Luigi Di Maio, ilc andidato premier dei 5 stelle che da settimane è in Sicilia a sostenere Giancarlo cancelleri per la presidenza della regione. Dopo le polemiche su un candidato 5 stelle Di maio tema di non farcela e attacca le bugie messe in giro contro i 5 stelle “Oggi si dà del mafioso ad un nostro candidato che non c’entra nulla con le cose raccontate. Ormai che sia menzogna o verità non fa più differenza”

Noi non possiamo fronteggiare questo attacco mediatico da soli. Non potete pensare – continua – che si possa tenere testa ad una tale aggressione nei confronti del Movimento 5 Stelle solo mandandoci nei talk o girando con un pullmino per le piazze siciliane. Non potete pensare di lasciare tutto sulle spalle mie, di Giancarlo e di qualche altro portavoce che sta girando la Sicilia per raccontare cosa vogliamo fare in questa isola. La sproporzione tra il valore delle notizie o delle menzogne e l’attacco è evidente. Abbiamo bisogno del vostro aiuto”.

poi lancia il suo appello “Vi chiedo di parlare a quanti più siciliani possibile in questi ultimi tre giorni. Ce ne sono tanti nelle vostre regioni, che vivono lontano dalla Sicilia. Ditegli di andare a votare o di far andare i loro amici e parenti rimasti in terra sicula. Raggiungete sui social tutti i siciliani che conoscete. Se siete in Sicilia ogni giorno datevi l’obiettivo di raggiungere almeno 100 persone. Decideranno loro chi votare, ma ditegli di andare a votare, in Sicilia c’è una emergenza legalità che possiamo arginare solo con l’affluenza ai seggi”.

“Questa è una occasione irripetibile per la Sicilia. Mettiamocela tutta. Fino allo sfinimento. Il 6 novembre – conclude -non dovremo avere alcun rimorso. Adottate gli astensionisti e portateli ai seggi. Ce la possiamo fare solo se ci starete vicino”.