I residenti di Ustica di nuovo sul piede di guerra. Contrariamente a quanto ribadito nei giorni scorsi è previsto un taglio dei collegamenti tra l’isola e il capoluogo.

“La Società Caronte & Tourist – dice il sindaco Salvatore Militello – ha comunicato oggi che da domani il servizio ministeriale, quello dichiarato essenziale, verrà sostituito da quello regionale servizio integrativo e questo sia nei giorni di mercoledì che di venerdì e ciò malgrado ci fosse stata data assicurazione che nulla sarebbe cambiato rispetto ai collegamenti effettuati. E’ palese che questa amministrazione non può accettare tale cambio”.

Per il primo cittadino è inaccettabile che “il collegamento venga garantito da una nave con una velocità massimo attorno a 9 mg/ora è impiega 4 ore per coprire la tratta, lunga 36 miglia, – aggiunge il sindaco – a garage aperto, adatta ed adibita principalmente al trasporto merci, anche quelle pericolose ed infettanti ed ha, oltremodo, orari di partenza dai porti scomodi per un servizio passeggeri dalle 7.15 da Palermo ed ore 13 da Ustica e che nel caso dovesse trasportare merci pericolose, come ad esempio benzina o gpl il numero dei passeggeri trasportabili verrebbe ridotto al numero ad una massimo di 25”.

Il sindaco si rivolge alla prefettura e al governo regionale per chiedere un immediato intervento. “Mentre, tutti i sindaci delle Isole della Sicilia, hanno sempre ricevuto assicurazioni da parte del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che nulla sarebbe cambiato, assicurazioni confermate sino ad un paio di giorni fa anche dall’Assessore Alessandro Aricò, ed alle quali le nostre Comunità hanno dato credito e fiducia, oggi riceviamo da parte della Società interessata la comunicazione degli itinerari orari che ci lascia esterrefatti”.

Quando fu posto il problema, sempre a seguito del bando deserto, alla fine si trovò una soluzione mediata e cioè di effettuare la linea regionale in tali giorni mancanti con la nave ministeriale (come fosse regionale)  che ovviamente da maggiori garanzie di collegamenti e migliori confort ai passeggeri. Cosa già sperimentata ed attuata nei mesi scorsi.

Alla Prefettura di Palermo si segnala il forte disappunto della popolazione per questa decisione nei collegamenti, disappunto che potrebbe sfociare anche in azioni di protesta popolare con azioni di sciopero non facilmente controllabili dalle esigue forze dell’ordine presenti nell’isola.

Alla luce di quanto espresso si chiede che nessuna variazione venga apportata all’assetto avuto sino al 28/2/2023 e che comunque non venga utilizzata una nave che ha caratteristiche tecniche inferiori rispetto al contratto ministeriale nel garantire il servizio essenziale.

 

 

Articoli correlati