Il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto torna al Palazzo di Città. Il prefetto Antonella De Miro ha revocato la sospensione dalla carica di sindaco disposta dopo il suo arresto avvenuto lo scorso dicembre nell’ambito dell’inchiesta su casi di tangentopoli nel Comune palermitano. Lo riporta il Giornale di Sicilia.
Il provvedimento è stato deciso dopo la revoca degli arresti domiciliari. Per il primo cittadino restano però, i gravi indizi di colpevolezza, poiché nel provvedimento di scarcerazione si legge che “allo stato, pur immutato il quadro indiziario, le esigenze cautelari possano ritenersi cessate”.
Di Giacinto è accusato dai Pm, tra l’altro, di avere siglato un accordo con una cooperativa che gestiva i servizi sociali e in cambio avrebbe piazzato alcuni giovani per lo svolgimento del servizio civile. Grazie a questo patto la cooperativa sarebbe riuscita ad ottenere “la sottoscrizione di un accordo di partenariato, teso alla realizzazione di progetti per la prevenzione ed il contrasto della violenza maschile sulle donne ed i minorenni”. Tra le accusa anche l’assegnazione dirette senza gara a una ditta che si occupa di raccolta differenziata di rifiuti in cambio dell’assunzione di persone da lui segnalate.
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