I sindacati "Rischio di interruzione della continuità aziendale"

Il Teatro Biondo chiude per le ferie, lavoratori in presidio davanti allo Stabile

Il Teatro Biondo è chiuso per ferie ma i lavoratori non vanno in vacanza. Da oggi, con le bandiere di Slc Cgil e Uiltec Uil, effettueranno ogni giorno un presidio davanti allo Stabile, in via Roma.

Le preoccupazioni dei lavoratori del Teatro Biondo

A preoccupare i lavoratori, non sono solo gli stipendi pagati in ritardo o la quattordicesima e gli straordinari saltati. “Siamo davanti al rischio reale e concreto di una interruzione della continuità aziendale – dice Guido Correnti, Rsu Slc Cgil al Teatro Biondo – è fondamentale che il sindaco manifesti la sua presenza in questa sede e partecipi a un incontro col cda, alla prima riunione non c’era. Il Comune di Palermo non è socio solo del Teatro Massimo ma anche di questo teatro”.

E prosegue: “È necessario che nella qualità di socio, il sindaco chiarisca ed esprima la reale volontà di sostenere il Teatro Biondo, a salvaguardia dei livelli occupazionali e delle attività culturali che lo Stabile con prestigio ha sviluppato a livello territoriale, nazionale ed internazionale. Ancora la stagione teatrale non risulta approvata dal cda mentre tutti gli altri teatri hanno già avviato la campagna abbonamenti. La situazione è grave. In campagna elettorale Lagalla ci ha chiesto un incontro e sono stati presi degli impegni”.

Leggi anche

Continua lo stato d’emergenza al Teatro Biondo, “Non c’è traccia dei 450mila euro promessi”

Correnti “Mancata erogazione contributo del Comune ha fatto aumentare debiti”

“Lo statuto del teatro – aggiunge Correnti – prevede che il recesso di uno dei soci necessari o la inattività per almeno un biennio determinano lo scioglimento anticipato dell’Associazione. La mancata erogazione del contributo da parte del socio Comune negli anni 2021 e 2022 ha fatto incrementare in maniera significativa e preoccupante i debiti verso i fornitori che, se non affrontati con immediatezza e rapidità, potrebbero dar luogo a decreti ingiuntivi, con il conseguente collasso della gestione ordinaria dell’ente. Sono tutti segnali che ci portano a ravvisare il pericolo concreto di una chiusura dell’attività”.

Leggi l'articolo completo