Significativo riconoscimento per il capitolo siciliano di “Fondamenta – Un rete di giovani per il sociale”, progetto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) che dal 21 al 24 novembre scorsi si è svolto con successo a Palermo, in stretta collaborazione con il Comune: il progetto parteciperà infatti alla manifestazione di chiusura dell’evento “Capitali della Cultura 2018”, che da giovedì 6 a sabato 8 dicembre coinvolgerà rappresentanti anche de La Valletta e di Leeuwarden.
Sabato 8 dicembre alle 19, dunque, al Real Teatro Santa Cecilia, i partecipanti alla tappa palermitana di “Fondamenta” e alcuni ragazzi ospiti dell’“Istituto Florio e Salamone”, coinvolto nel progetto, daranno ancora una volta vita alla “Leggenda di Colapesce”, animazione realizzata partendo da un’idea dei docenti Biagio Graziano e Matteo Corbucci, che insieme a Rosaria Vinciguerra hanno condotto il workshop siciliano.
L’appuntamento, grazie all’impegno di Giulio Cusumano, consigliere al Comune di Palermo, è promosso da Fita Sicilia: “Siamo orgogliosi – afferma la presidente regionale della Federazione, Antonella Messina – dei giovani che hanno partecipato a questo Progetto, trasmettendone davvero il cuore ed entusiasmando e commuovendo quanti li hanno visti e li vedranno in azione”.
“Questa occasione – aggiunge il presidente nazionale Fita, Carmelo Pace – rappresenta un nuovo positivo risultato di Fondamenta, che incontra un pubblico d’eccezione per ribadire ancora di più l’importanza di applicare il teatro nel sociale e quanto Fita possa concretamente contribuire in questo ambito, anche stimolando la reciproca conoscenza fra quanti operano in questo settore a tutti i livelli, dagli enti locali al mondo accademico, alle realtà attive sul campo”.
“Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” è un’iniziativa di Fita nazionale, finanziata attraverso un bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con partner l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il comitato Fita di Pordenone. Prevede workshop regionali gratuiti per giovani dai 18 ai 30 anni interessati all’applicazione del linguaggio teatrale in ambito sociale, nelle più diverse situazioni di fragilità e disagio. Quello siciliano è stato il quarto appuntamento a livello nazionale dopo quelli che si sono svolti, dall’ottobre scorso, in Calabria, Umbria e Piemonte, e che proseguiranno, fino a novembre 2019, con tappe in tutte le regioni. italiane. Per informazioni www.fitateatro.it.
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