La recessione in corso ormai da un decennio, la crisi climatica ai limiti del collasso, i muri alzati contro i migranti sono indicatori dell’incapacità/impossibilità del sistema neoliberale di mantenere le sue promesse di sviluppo e prosperità.

E’ il tema del progetto “Sotto la pelle di Genova: workshop, dibattiti, performance, videoproiezioni e musica”, in corso fino al 7 Aprile al Teatro Montevergini  a cura di Marta Bevilacqua, della compagnia teatrale Settembre Teatro, e Lorenzo Guadagnucci in collaborazione con l’assemblea Montevergini Liberato. Un esperimento per dare corpo ad azioni e immagini fisiche, rielaborate sotto forma di performance strutturata e definita.

Un laboratorio teatrale  finalizzato alla messa in scena del copione teatrale sul G8 di Genova ‘Poche mele marce’.  Ogni incontro prevede una prima fase di allenamento psico-fisico attoriale, basato sul metodo delle azioni fisiche. Il workshop è aperto anche a ricercatori e studiosi, non esclusivamente dell’ambito teatrale, ma anche artistico e socio-politico. Possono assistere al corso anche uditori.

“Ripensare alle Giornate di Genova è utile per l’oggi e per il domani – scrivono gli organizzatori dell’iniziativa in una nota diffusa per l’occasione -. I fatti successivi sono, infatti, la dimostrazione della validità di quella visione da cui sono germogliate nuove lotte e proposte a partire da una critica serrata e articolata al neoliberalismo. A Genova in piazza e nei luoghi di custodia fu attuata una strategia di criminalizzazione che ha fermato l’espansione del movimento, criminalizzando anche le sue idee. I processi e le ricostruzioni storiche hanno chiarito il quadro -prosegue la nota -, lasciando, tuttavia, molte zone d’ombra e palesi ingiustizie. Resta la chiusura autoreferenziale delle forze dell’ordine e delle istituzioni testimoniata, fra le altre cose, dal rifiuto di introdurre una vera legge sulla tortura e altre norme di prevenzione degli abusi.”

previsto giovedì 6 aprile alle 18,30 un dibattito sul teatro d’impegno civile oggi,  incluse le sue derivazioni, sull’utilizzo di altre discipline artistiche e altri linguaggi e gli spazi e i luoghi non convenzionali. Saranno presenti Giacomo Guarneri, Giuseppe Massa, Marta Bevilacqua, Roberto Giambrone e Rosario Palazzolo.

Venerdì 7 Aprile si terrà la giornata conclusiva del workshop a cura di Marta Bevilacqua. Alle 17,30 la proiezione di “Black Block”  di Carlo A. Bachschmidt, alle 19 una tavola rotonda con Lorenzo Guadagnucci, “Dal G8 di Genova a oggi: politiche neoliberiste e repressione”, incentrato sul fallimento della globalizzazione neoliberale.

A seguire aperitivo vegano a cura di Spazio AnarcoSpirituale Sakalas, alle 22 un concerto di Stasi ( Brusio Netlabel) e djset.