“Se vogliamo fare un buon finale di stagione dobbiamo farlo con il sorriso e con entusiasmo, non possiamo avere la paura di giocare a calcio. Penso a chi rischia la vita lavorando a 50 metri d’altezza, questo è uno sport e non possiamo avere paura. Si possono avere al massimo delle preoccupazioni per gli avversari, se dovesse esserci paura dovremmo cambiare tutti mestiere”. Lo ha detto il tecnico del Palermo, Bruno Tedino, in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Avellino, domani pomeriggio al Barbera.

“Credo di sapere il motivo per cui ci sono state tante difficoltà a livello muscolare – aggiunge – ma in questo momento pensiamo a domani e non alla dietrologia. La partita di domani è importante, servirà voglia e determinazione. Tutto il resto sono parole: tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare, voler fare alle volte vale più di qualsiasi cosa”.

Domani contro l’Avellino ci sarà spazio per Trajkovski dietro a La Gumina. Dal macedone Tedino si aspetta tanto: “Trajkovski è un giocatore esplosivo, può avere quel indice di pericolosità che a Cittadella non ha fatto vedere. Può spostare l’ago della bilancia anche grazie alla sua tecnica. Ha dato un segnale importante, mi ha fatto piacere il fatto che si sia rimesso in gioco. Contro il Cittadella ha fatto un secondo tempo dinamico, ma da lui ci aspettiamo giocate importanti. Lui è un giocatore particolare, non è una punta e neanche un centrocampista. Deve lavorare tra le linee, libero di raccomandazioni”.

Il lungo stop di Nestorovski apre le porte a La Gumina. “Il momento particolare vale per tutti – dice Tedino – La Gumina ha ventidue anni e ho voluto fortemente che restasse. Sta migliorando molto. Essendo un giocatore con la ‘palermitanità’ in corpo sta giocando per un obiettivo importante. Che senta la responsabilità è giusto. Lui ha portato, in un momento particolare della stagione, una ventata di positività con grande umiltà. L’ho visto molto bene”.