Formare nuovi volontari per non lasciare nessuna richiesta di aiuto senza risposta. Questa è la volontà della sezione palermitana di Telefono Amico Italia, numero verde messo a disposizione per dare aiuto alle persone più fragili. Questo pomeriggio, nella sede di via Gulì, nel quartiere Acquasanta, i volontari hanno accolto una serie di cittadini che hanno deciso di mettersi a disposizione gratuitamente per diventare degli operatori volontari. Ad aprire la riunione gli interventi di Giuseppe Pirrone, presidente della sezione di Palermo del TAI, e Maddalena Di Marco, responsabile della formazione degli operatori del centralino. L’obiettivo è quello di formare dieci nuovi operatori. Nuove risorse che si aggiungeranno alle trenta già al lavoro.
“Il ruolo del volontario di Telefono Amico – hanno spiegato oggi i responsabili del centro – è di mettere in gioco personalità e capacità personali nel contatto intimo, ma anonimo, con tutti gli interlocutori durante la relazione d’aiuto. Il volontario è una persona con un’elevata attitudine all’ascolto, di grande apertura mentale, fiduciosa nelle capacità di ogni essere umano, disponibile a mettersi in gioco e capace di confrontarsi con l’altro. Diventare volontario rappresenta quindi un notevole investimento della propria persona, e non sono necessarie qualifiche o esperienze specifiche. È invece richiesto il desiderio di seguire un percorso di sensibilizzazione all’ascolto per valorizzare capacità comunicative e attitudini utili alla gestione delle relazioni d’aiuto”.
Il corso si svolgerà in un arco temporale di sei mesi, per concludersi entro la metà di aprile. Alle attività formative vere e proprie, si aggiungerà un periodo di tirocinio sul campo coadiuvato da personale già in servizio. L’obiettivo di Telefono Amico Italia è quello di formare almeno dieci nuovi operatori. Voci umili e coraggiose che possano sostenere chi c’è dall’altro capo del telefono. Per questo occorre potenziare un servizio che ogni anno si rivela sempre più efficace. È necessario potere far fronte al crescente disagio sociale ed emotivo di tanta gente. Un servizio che esiste da oltre cinquant’anni. Fondato nel 1972, il centralino ha dato una mano d’aiuto a migliaia di utenti. Solo nel 2023, gli operatori hanno risposto ad oltre 1800 telefonate. A chiamare sono varie tipologie di persone: da persone malate ad anziani, passando anche a giovani in difficoltà.
Il servizio è attivo in tutta Italia, 365 giorni all’anno, con circa 560 volontari pronti all’ascolto, alla consolazione, a dare compagnia, sostegno vocale. Chiunque viva un disagio emozionale, esistenziale, trova un vero e proprio amico dall’altra parte del telefono. Basta comporre lo 02.23272327, dalle 10 del mattino alle 24 per trovare soccorso telefonico. Un servizio che va al passo con la tecnologia e che adesso fornisce sostegno anche via whatsapp (324.0117252) e via mail (mail@mica da cui si accede compilando il format dall’apposito banner sul sito dell’associazione).