Torna la tensione nella maggioranza regionale in Sicilia. A causare il nuovo botta e risposto pubblico è la nomina del nuovo commissario per la depurazione delle acque scelto dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto e dei suoi due sub commissari fra cui il siciliano ed ex assessore Toto Cordaro. Un settore delicato visto che ogni anno le infrazioni europee costano alla Sicilia quasi 30 milioni di euro e prima della nascita della struttura commissariale questo importo rasentava i 60 milioni.

I nomi

Fabio Fatuzzo è stato scelto a Roma e il suo incarico verrà formalizzato con Decreto del Presidente del Consiglio. Oltre a Fatuzzo, presidente di Sidra SpA ed ex parlamentare, la Struttura chiamata a realizzare gli interventi necessari all’efficienza dei collettori per fognatura e depurazione delle acque reflue urbane negli agglomerati idrici oggetto di infrazione comunitaria si compone anche di due nuovi subcommissari: Antonino Daffina e Salvatore Cordaro. Quest’ultimo, più noto in Sicilia come Toto, è stato assessore regionale al territorio e Ambiente della giunta Musumeci. Dopo una lunga militanza centrista, oggi si ritrova nelle fila di Fratelli d’Italia.

Le critiche di Schifani

“Ho appreso che il Governo nazionale ha recentemente nominato il commissario della depurazione e due suoi vice. Il mio grande stupore consiste nel fatto che si è passati dal professore Maurizio Giugni, ordinario di ingegneria idraulica, e quindi dotato di altissima competenza e preparazione sul delicatissimo settore che vede la Sicilia particolarmente coinvolta, ad un ex parlamentare che, nel pieno rispetto della sua prestigiosa carriera, non presenta alcuna preparazione specifica” dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che prende le distanze da quanto stabilito a Roma.

Non piace al Presidente della Regione neanche l’ex assessore regionale “Lo stesso dicasi per uno dei due vice commissari il quale, già assessore nella Giunta Musumeci e poi non più ricandidato, si presenta come ex politico dotato di breve conoscenza della materia acquisita nel volgere del suo ruolo istituzionale. Per non parlare del secondo vice commissario, politico calabrese del tutto ignaro della materia, ma vicino alla politica di quella regione”.

Il Presidente della Regione fa comprendere di essere preoccupato “L’incarico della gestione della depurazione presuppone grandi professionalità specifiche ed indipendenti, in quanto abbraccia anche episodi di gestione finanziaria delicati e tempestivi. Mi auguro che il governo nazionale rifletta attentamente su queste scelte”.

L’attacco di Fratelli d’Italia e quello di Miccichè

Dura la replica del capogruppo dio Fratelli d’Italia all’Ars “Il presidente della Regione Renato Schifani non avrebbe dovuto criticare così ingiustamente la scelta dei nuovi vertici della Struttura commissariale per la depurazione delle acque. La competenza di Fabio Fatuzzo e dei subcommissari, ai quali va la nostra solidarietà, non può essere messa minimamente in discussione” dice afferma Giorgio Assenza, Presidente dei deputati meloniani nel parlamento siciliano.

“Da parte nostra non ci siamo mai permessi di criticare le nomine di Schifani. Né quando hanno riguardato ex deputati né quando, talvolta, i designati si sono dimostrati degli ‘scienziati’” attacca.

Difende i nominati l’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè “Non saprei dire, al momento, se Fabio Fatuzzo sia meglio o peggio di altri. Ma quello che so è che si tratta di una persona seria, che conosce bene la materia, e certamente la sua nomina non può essere neanche paragonata a certi figuri nominati da Schifani in altre posizioni altrettanto prestigiose. Oppure vige l’equazione che per essere bravi e validi è necessario essere lecchini di Schifani? Un augurio di buon lavoro a Fabio e a Toto Cordaro”.

Forza Italia, risposta FdI fuori luogo

“Assolutamente fuori luogo le considerazioni delle forze politiche che criticano il metodo Schifani negli incarichi di gestione della depurazione, che privilegiano le grandi professionalità specifiche ed indipendenti e che non possono essere un appannaggio esclusivo del governo nazionale senza alcuna condivisione di scelta da parte della Regione. Del resto, la bontà del metodo Schifani è stato comprovato e validato dal presidente della Repubblica il quale, poco tempo dopo la nomina di Iolanda Riolo alla guida dell’Irfis, ha conferito l’onoreficienza di cavaliere del lavoro” dice il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Stefano Pellegrino, a nome dei parlamentari regionali del partito.

Lega, autonomisti e Noi Moderati con il governatore

Anche la Lega siciliana si dice perplessa e lo fa con una nota ufficiale: “Apprendiamo con perplessità della nomina da parte del ministro degli Affari Europei, di concerto con il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del nuovo Commissario straordinario unico per la depurazione delle acque e dei due suoi vice. Si tratta di un incarico che richiede una particolare competenza tecnica, posto che la struttura svolge un’attività tecnico – amministrativa estremamente delicata. Visto il grande impatto per il sud del Paese, e per la Sicilia in particolare, auspichiamo che il governo nazionale possa rivedere tale decisione dei ministri competenti, nella prospettiva di garantire una gestione ottimale della depurazione delle acque, un bene essenziale per la salubrità del territorio e della salute pubblica”.

in particolare il senatore siciliano della Lega Nino Germanà invita a riflettere “Abbiamo appreso oggi con stupore della nomina del Commissario unico per la depurazione e di due vice, effettuata dalla presidenza del Consiglio il 7 agosto, in sostituzione di quelli già nominati con il primo DPCM del 2 giugno. Al netto di ogni valutazione sulle competenze e sui nomi ci stupisce che il sub-procedimento di ritiro di un atto di nomina per approfondimenti possa comportare un ritardo di due mesi per poi sfociare nella sostituzione di due professionisti con due ex parlamentari.
Come Lega, avendo a cuore il tema, auspichiamo una riflessione e siamo convinti che la Presidenza del Consiglio e i ministri competenti sapranno trovare presto la soluzione più utile alla Sicilia ed ai Siciliani, evitando ulteriori strascichi” scrive in una nota.

Anche Massimo Dell’Utri coordinatore regionale di Noi Moderati si stringe alla posizione del Presidente della regione “Con riferimento alla nomina di Fabio Fatuzzo a Commissario straordinario unico per la depurazione, Noi Moderati si riconosce pienamente nel giudizio e nelle forti perplessità manifestate dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Per quanto riguarda quanto dichiarato da Marco Forzese, nostro coordinatore provinciale a Catania, sottolineo che si tratta di una sua personale opinione che nulla ha a che vedere con la linea del partito di Noi Moderati”.

Per gli autonomisti parla l’assessore regionale Mpa Roberto Di Mauro “Riteniamo legittimo e doveroso il rilievo fortemente critico del Presidente della Regione Renato Schifani sulla nomina dei nuovi vertici commissariali per la depurazione. Buona parte dei deficit riscontrati nella materia con le relative sanzioni si registrano in Sicilia ed è singolare non avere consultato il Presidente della Regione “autonoma” che, al di la della logica delle appartenenze e dell’esperienza politica, ha contestato una scelta che avrebbe dovuto orientarsi verso figure dotate di alta specifica professionalità, al fine di potere rimuovere agevolmente gli ostacoli e gli indugi che hanno determinato una condizione oramai insostenibile”.

“Data la delicatezza della materia e alla vigilia di una stagione carica di impegni, auspichiamo un costruttivo confronto risolutore di ogni incomprensione”.