La polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza in carcere, emessa dal gip del tribunale di Palermo, nei confronti di Maurizio Vaccaro, 40 anni palermitano, accusato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Secondo le indagini, coordinate dalla Dda di Palermo, Vaccaro avrebbe tentato di estorcere denaro ad un commerciante di via Roccazzo, pretendendo soldi che dovevano servire a sostenere le “famiglie” dei carcerati e aggiungendo che altri negozianti avevano subìto quella stessa visita, e pagato.

Il modus operandi della richiesta non ha lasciato dubbi di interpretazione agli inquirenti, ritenendolo tipica espressione del “metodo mafioso”: la richiesta di “sostenere” le famiglie dei detenuti ed il riferimento ad analoghe visite che altri esercenti avevano avuto da altri sodali della zona hanno subito evocato il sistema abituale delle consorterie mafiose per imprimere il loro controllo sulle attività economiche.