E’ finito in ospedale con una ferita alla testa dopo che due ragazzini a bordo di uno scooter elettrico lo hanno affiancato mentre viaggiava sul monopattino e lo hanno speronato per il semplice gusto di farlo cadere.

E’ successo ieri sera in piazza Sturzo dove un uomo di 40 anni è stato vittima di una disavventura che si è conclusa con una tappa a Villa Sofia, un paio di ferite e 8 giorni di prognosi. A raccontare l’episodio è la stessa vittima ancora dolorante ma soprattutto arrabbiata per l’episodio: “Ci sono dei precedenti e certe azioni non possono restare impunite”.

Erano più o meno le 21.30 e l’uomo, racconta, stava tornando verso casa sul mezzo a due ruote: “Si sono avvicinati su uno scooter elettrico ed erano in due o tre. Mi hanno superato e strattonato facendomi cadere. E fortunatamente non passavano auto! Sono caduto battendo la testa ma mi sono subito rialzato. Istintivamente volevo rincorrerli per scorgere qualche dettaglio ma sono stati molto veloci ad allontanarsi. Non sembravano avere altre intenzioni né hanno provato a rapinarmi”.

A quel punto il quarantenne è stato soccorso da alcuni stranieri che si trovavano di passaggio e accompagnato in un vicino ristorante per mettere un po’ di ghiaccio in testa prima di andare in ospedale. Al di là di qualche escoriazioni alle gambe, l’uomo ha riportato una ferita superficiale alla testa da cui però ha perso molto sangue. Fortunatamente la Tac ha escluso il trauma cranico e così il paziente è stato dimesso ed è tornato a casa.

Una volta formalizzata la denuncia, gli investigatori acquisiranno le immagini delle telecamere che potrebbero aver ripreso la scena o comunque il percorso fatto dai ragazzini che si sono allontanati sullo scooter elettrico. Un episodio a tratti simile si era verificato a ottobre scorso. Una ragazza di 23 anni ha denunciato di essere stata disarcionata dalla bici e aggredita in via Roma da un gruppetto di giovani che poi si sarebbe allontanato quasi sbeffeggiandola. “A colpirmi – aveva detto – non era stata solo la violenza ma anche l’indifferenza degli altri”.