“Comincio a essere un po’ preoccupato per l’immigrazione. No vorrei che si stia tentando quello che si fece nel 2011 con Berlusconi: una situazione internazionale che spinga troppo la dinamiche degli sbarchi. C’è qualcosa che non mi convince. Mi fido molto del governo Meloni”. Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, esprime le sue preoccupazioni parlando di quel che succede a Lampedusa. Una vicenda che in effetti ricorda fin troppo quanto accadde ormai quasi 15 anni fa.
Il presidente su tutti i grandi temi politici
Ma il presidente della Regione non vuole fossilizzarsi sui timori e affronta, invece, i grandi temi politici regionali. “La forza del centrodestra sta nei valori e nei rapporti personali, al di là delle diatribe” dice stemperando le tensioni delle ultime ore. “Lavoro benissimo con i miei assessori, sono entusiasta della loro attività E’ evidente che se c’è qualche partito della coalizione che ritenga che un assessore non sia più rappresentativo allora si procede. Mai innamorarsi di un assessore, queste sono le regole”. “Dobbiamo lavorare, mai polemizzare. Meno passerelle. Chi mi conosce sa che agisco in questo modo”.
E sulle questioni interne a Forza Italia e i rapporti con Italia Viva “Con Tajani mi sento in sintonia. E’ giunto il momento di lavorare per aggregare i partiti che si riconoscono nel Ppe, ma non Renzi che non ha niente a che fare con quei valori. Renzi faccia caccia altrove, non a casa nostra. Nessuno abbocca all’amo di chi aveva un partito del 40% e lo ha portato al 3%”.
Servono i termovalorizzatori in Sicilia
“Entro settembre il governo varerà un decreto energia, saranno dati poteri speciali al presidente della Regione siciliana per la realizzazione dei termovalorizzatori nell’isola. Abbiamo lavorato col ministero su un testo condiviso. Una volta che avremo la noma, la scommessa è di realizzare le opere in modo celere e veloce. E’ una occasione che non possiamo perdere. Sarò implacabile se verificherò che pezzi di burocrazia lavoreranno male, farò denunce pubbliche”.
Necessario votare per le province
“Il fallimento della legge Delrio è sotto gli occhi di tutti. La tragedia di Rigopiano se ci fosse stata la Provincia non sarebbe avvenuta. E’ un problema di funzionalità, la Sicilia ne ha bisogno, più di altre Regioni. Abbiamo già un disegno di legge in Assemblea regionale, l’aula è sovrana. Il momento elettorale lo stabiliranno gli eventi, quando il governo deciderà la data delle amministrative ci confronteremo. Abbinarle con le europee, ne possiamo parlare. A me interessa la sostanza, il dettaglio mi interessa meno”.
Bilancio e finanziaria entro fine anno
Non si ripeterà, poi, il blocco della spera regionale vissuto nel 2023 “Sto monitorando direttamente la manovra finanziaria, che avrà una impronta sociale col raddoppio dei fondi. La manovra guaderà ai giovani, ai sindaci, a una progettazione più veloce dei fondi europei. Sono certo che approveremo la bilancio e legge di stabilità entro l’anno”.
Commenta con Facebook