Il quinto deputato adesso ufficialmente indagato è l’unico leghista dell’Assemblea regionale, Antonino Rizzotto, detto Tony, eletto a Palermo nella lista FdI-Noi con Salvini.
Il reato ipotizzato è l’appropriazione indebita aggravata ai danni dei dipendenti dell’Isfordd, l’istituto di formazione per disagiati e disadattati sociali, che fino a luglio era presieduto proprio da Rizzotto, che ne era anche il legale rappresentante.
Iscritto nei giorni scorsi nel registro degli indagati come scrive il Giornale di Sicilia, il parlamentare, dopo che, grazie alle indagini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, il fascicolo è passato da ignoti a noti: a inguaiarlo sono state proprio le denunce dei lavoratori dell’ente finanziato dalla Regione, rimasti senza stipendio per sei mesi e che all’inizio di quest’anno si sono dimessi per giusta causa.
Pochi giorni fa il Servizio gestione dell’assessorato regionale alla Formazione ha revocato il primo finanziamento da 680 mila euro, che l’Isfordd dovrà restituire.
A rischio anche la seconda tranche. Perché, secondo un ragionamento condiviso dagli investigatori e dal pm Maria Teresa Maligno, l’ente aveva regolarmente ricevuto il sostegno pubblico per pagare impiegati, docenti, formatori e allievi, oltre ai fornitori di beni e servizi.
Se non lo ha fatto, è evidente che qualcuno quel denaro lo ha preso per sé: secondo le denunce e stando ai primi accertamenti, a muoversi in questo senso sarebbe stato proprio Rizzotto, adesso iscritto nel registro, dopo una prima fase in cui l’ inchiesta era ancora senza indagati “noti”.
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