Il sottopasso di Borgo Ulivia torna ad essere utilizzato come uno sfasciacarrozze dove abbandonare auto e moto. Dopo l’opera di bonifica condotta nelle scorse settimane, in seguito al ritrovamento di alcune carcasse di mezzi a motore, la storia si ripete. Qualcuno ha dato alla fiamme un auto all’interno della struttura, probabilmente una Fiat seicento. Il fuoco, come è evidente dalla coltre nera che ha ricoperto il muro del sottopasso, ha raggiunto diversi metri di altezza, rilasciando probabilmente agenti chimici fortemente inquinanti. Ciò in un’area dalla forte propensione residenziale.

Torna il degrado a Borgo Ulivia

Borgo Ulivia, auto bruciata al sottopasso

Quella del sottopasso di Borgo Ulivia è una storia vecchia. L’inciviltà che trionfa sulla legalità, in un contesto complessivo di mancanza di controllo del territorio. Alcune strutture di collegamento fra i due lati di viale Regione Siciliana vivono una situazione di abbandono da anni. Se prima avventurarsi sulle scale del sottopasso di Borgo Ulivia era praticamente impossibile, a causa della presenza di calcinacci ed ingombranti, oggi diventa anche pericoloso. Ciò a causa dei danni riportati da alcune travi di sostegno del soffitto del sottopasso. Le fiamme hanno causato danni ad alcuni muri del sottopasso. Un elemento che imporrà, in un’ottica di riqualificazione dell’area, l’impiego di ingenti risorse economiche.

I segni del gesto incivile sono evidenti, non solo per le lesioni causate ma anche per il messaggio che una simile azione trasmette. Ciò in una città come Palermo dove le periferie continuano a vivere una situazione di incuria, legata anche ad un decentramento politico mai applicato del tutto. Fatto sta che quell’insieme di degrado ed incuria dà luogo ad un paesaggio post-apocalittico, indegno della quinta città d’Italia.

L’area era stata oggetto di atti vandalici

Dell’interno della struttura di Borgo Ulivia è inutile addirittura parlarne. Sia per il cedimento della prima trave in ferro, proprio all’ingresso del sottopasso, sia per la totale assenza d’illuminazione, che non permette di vedere ad un palmo di naso. Camminando verso la salvezza, in tutti i sensi, bisogna fare attenzione a schivare le preoccupanti pozze d’acqua o i pezzi di mobilio abbandonati all’interno. Nelle scorse settimane, a proposito del degrado presente proprio nel sottopasso della III Circoscrizione, avevamo parlato di una nuova forma d’arte, la “degradazione”. Evidentemente, tale esplicazione dell’inciviltà trova sempre nuovi accoliti. D’altro canto, la mamma degli imbecilli è sempre incinta.

I sottopassi di viale Regione Siciliana

Una vicenda, quella del sottopasso di Borgo Ulivia, di cui ci siamo già occupati con riferimento al caso speculare della struttura di raccordo presente nei pressi del ponte Corleone. Ma, come sopra ricordato, il problema è complessivo e riguarda diversi corridoi che passano sotto il raccordo fra A19 e A29. Risulta inutile spiegare le evidenti e lampanti implicazioni in termini di vivibilità per i residenti e non solo. Nonostante tutto, la situazione è ferma da anni, in attesa di un intervento di ristrutturazione  e di messa in sicurezza delle opera. Della questione sottopassi si è occupata recentemente la III Commissione consiliare, chiamata a predisporre un piano d’azione urgente.

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