“Ho già espresso apprezzamento per l’accordo tra progressisti e moderati attorno alla prestigiosa candidatura del Rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari nel corso della segreteria regionale del Pd di lunedì scorso”.

A parlare è il vice presidente dell’Ars Giuseppe Lupo, da sempre l’uomo del Pd più vicino alle posizioni di Leoluca Orlando. “Condivisione peraltro unanime tra tutti i partecipanti. Per vincere è importante l’unità del Pd e della coalizione. Mi auguro – aggiunge – per questo che sia ancora possibile ritrovare l’unità delle forze democratiche che hanno portato alla vittoria di Leoluca Orlando a Palermo. Sono fiducioso che l’apertura responsabile al dialogo e al confronto dimostrata dal presidente Crocetta porterà alla piena condivisione delle scelte. È urgente ufficializzare le decisioni e aprire la campagna elettorale”.

Le parole di Lupo, prudenti e misurate, se lette insieme a quelle pronunciate ieri da Antonello Cracolici capo corrente Pd ed assessore regionale all’agricoltura, aprono una riflessione interna al Pd che non sembra destinata ad esaurirsi in tempi brevi.

Unità è l’esigenza, e non solo nella coalizione ma anche nel Pd. Dunque il Pd non si presenta compatto sull’ipotesi Micari tanto che lo stesso Micari, in una serata di domenica, sente l’esigenza di intervenire chiedendo chiarezza con un pronunciamento forte che lo riguardi. Micari non lo dice ma se non ci sarà questa investitura potrebbe decidere di ritirarsi dalla competizione. Il Rettore non ha alcuna intenzione di fare da pomo della discordia e rischiare di restare, poi, da solo con il cerino in mano.

Ma il problema unità è duplice nel centro sinistra. Non più scontato che quale che sia la situazione Rifondazione corra comunque da sola con Navarra, in piedi restano le posizioni di Mdp e SI. Ieri anche Sinistra Italiana si è espressa per la candidatura di Fava.

Per recuperare le due forze di sinistra extra Pd alla coalizione il percorso è complesso. Loro si dichiarano alternative ad Alfano. Un problema che sembra insormontabile ma, nonostante ciò, dal Pd sono ancora convinti di poter ricucire. una possibilità che questa mattina viene stoppata da un documento congiunto di Navarra e Fava che annuncia il ritiro del primo a favore del secondo a lancia accuse precisa anche al Pd oltre che ad Ap

Ma c’è un altro grande tema che riguarda Crocetta e Orlando e dunque Micari. Il presidente della Regione adesso apre al dialogo ma pone, nelle segrete stanze, un grande tema ovvero quello proprio della candidatura Micari. In estrema sintesi Crocetta si dice pronto a ricucire ma non fino a quando il candidato sarà espressione del suo più grande avversario interno ovvero Orlando. Insomma il passo indietro Crocetta lo può anche fare magari in cambio di un ‘ascensore’ per Roma ma certamente non può digerire la candidatura di Micari.

Una matassa bella intricata che potrebbe essere risolta solo con primarie di coalizione nelle quali in campo ci sa magari un candidato di Ap e uno di sinistra. Ma i tempi non ci sono proprio più e dunque bisogna trovare una soluzione. E bisogna trovarela in fretta

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