“Chiedo scusa ai lavoratori siciliani che stanno aspettando con ansia i soldi della cassa integrazione. Un’ansia legata al fatto che i quattrini servono per far fronte ad esigenze immediate. Abbiamo ricevuto centinaia di lettere di lavoratori e di figli dei lavoratori che manifestavano la loro ansia. Chiedo scusa per questi ritardi”.
Il presidente della Regione Nello Musumeci lo ha detto aprendo la conferenza stampa web insieme all’assessore regionale alla famiglia e Welfare Antonio Scavone sul caos cassa integrazione in deroga in Sicilia.
“Quando qualcosa non funziona la responsabilità è sempre del vertice e dunque me la prendo io in toto. Quando va bene il merito è di tanti, quando va male è del vertice”.
Musumeci poi snocciola dati molto diversi da quelli comunicati dall’Inps “Abbiamo trattato 27.400 pratiche su un totale di 40mila pratiche totali – sostiene a fronte delle quasi 6000 comunicate dall’Inps – potremmo dire di essere oltre metà ma non è così. Il sistema informatico ha dei problemi e ci sono pratiche che tornano indietro perchè un codice fiscale è stato scritto poco prima o poco dopo rispetto all’area ad esso dedicata e il sistema rifiuta l’intera pratica”
“Perchè la Regione abbia un sistema informatico degno di tale nome ci vorranno 4 o 5 anni. Attualmente il sistema è inadeguato.Ricordate le enormi figuracce del governo precedente con i click day? Abbiamo avviato le procedure per dotarci di adeguati sistemi ma ci vorrà tempo”.
Tornando alle responsabilità Musumeci poi conferma le dimissioni del direttore Vindigni “Era arrivato da qualche settimana e si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato ma quando le cose non vanno il direttore è responsabile ed ha fatto bene a dimettersi, Tornerà a dirigere l’Ufficio provinciale di Ragusa. Abbiamo nominato un direttore ad interim per gestire l’emergenza. Si tratta del ragioniere generale, l’avvocato Bologna che ha esperienza essendo stato alla guida di quel dipartimento per anni”.
Sulla polemica relativa al bonus da 10 euro per Musumeci “E’ stato solo un fuoco di paglia. Noi abbiamo grande attenzione per chi aspetta i soldi e grande disprezzo per chi specula ma mi dicono che le cose stanno in modo diverso e le rivendicazioni sono di natura contrattuale. In ogni caso è una vicenda chiusa perchè l’accordo è stato ritirato”
“In ogni caso – conclude Musumeci – non cerchiamo alibi e vi prometto che andrò fino in fondo alla vicenda per comprendere se nei ritardi c’è stato dolo e se vi è stato per individuare i responsabili”.
L’assessore al Welfare Antonio Scavone, invece, del quale le opposizioni chiedono le dimissioni forse considerandolo responsabile del caos e dei ritardi, punta sulla politica e parla di “polemica ingiusta e forse inverosimile rispetto alla quale veniamo buttati sui media nazionali”.
Scavone parla di “tranello giornalistico mettendo alla berlina la Sicilia” e di “lavoratori che hanno prestato la loro opera anche 25 aprile e primo maggio senza chiedere e senza ricevere alcuna risorsa aggiuntiva o straordinario e hanno lavorato per attaccamento alla regione. Si sono messi a disposizione anche non avendo la qualifica”
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