Il tribunale di Termini Imerese ha condannato la società Ecologia Ambiente e stabilito il riconoscimento degli arretrati del compenso retributivo aziendale, dovuti e non corrisposti per i lavoratori che si occupano della raccolta dei rifiuti nel comprensorio del termitano.
Circa 750 euro per ciascun lavoratore. Un risultato ottenuto grazie ad un’iniziativa della Fiadel, sigla sindacale autonoma, che hanno assistito i lavoratori nel ricorso che ha permesso di ottenere circa 150 annui pro capite, previsto dal contratto Federambiente, che dovrà essere moltiplicato per gli ultimi cinque anni.
“Già in passato un altro gruppo di lavoratori della stessa società, nostri iscritti e impiegati presso il cantiere di Cefalù, – dice Luisa Milazzo della Fiadel – aveva ottenuto analogo riconoscimento, adesso tocca ai lavoratori che operano presso la sede di Termini Imerese”.
“La sentenza è importante – sostiene Giuseppe Badagliacca segretario generale della Fiadel – sia per il fatto che vediamo riaffermato il principio che un diritto contrattuale non può essere disatteso dal datore di lavoro con il pretesto che l’azienda si trova in una fase di liquidazione volontaria, sia perché grazie a tale pronunciamento del giudice i lavoratori che hanno promosso il giudizio affidandosi alla nostra consulenza hanno ottenuto il riconoscimento di somme dovute per i cinque anni anni passati dal momento dell’entrata in vigore di tale norma contrattuale. Solo i lavoratori assistiti da Fiadel non rischiano di perdere, per effetto della prescrizione , somme dovute dalla Ecologia ambiente e non erogate”.
La segretaria Provinciale Luisa Milazzo e Aziendali della Fiadel Angelo Marrella e Giuseppe Ollà, che da anni seguono ed assistono i lavoratori della società, esprimono piena soddisfazione per il risultato ottenuto, e dichiarano che: “si tratta, tuttavia, solo di un primo passo verso l’affermazione dei tanti diritti ignorati in questi anni dalla società d’ambito che si occupa della gestione dei servizi di Igiene Ambientale in Sicilia, siamo impegnati attivamente nella difesa dei lavoratori e non ci fermeremo qui, ci sono ancora altri istituti contrattuali non riconosciuti e altri diritti disattesi, la cui difesa costituisce uno dei nostri punti d’orgoglio a cui non vogliamo rinunciare a beneficio dei lavoratori che ci accorderanno la loro fiducia”.
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