Tutti contro la nomina di Annalisa Tardino alla guida dell’Autorità Portuale della Sicilia occidentale. La scelta che il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini avrebbe già fatto ma che non è stata ancora ufficializzata e nemmeno formalizzata agli altri enti interessati a cominciare dalla Regione siciliana, sembra raccogliere solo critiche in questa fase.

Le perplessità del Pd

“Il Partito Democratico di Palermo esprime forte preoccupazione per la possibile nomina dell’eurodeputata Annalisa Tardino alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale, in sostituzione di Pasqualino Monti. Una scelta annunciata da Salvini che rischia di compromettere il percorso virtuoso avviato in questi anni” sostiene Teresa Piccione neio segretario provinciale del partito a Palermo.

“Pasqualino Monti ha lavorato con serietà e competenza, avviando progetti strategici come il rilancio del porto di Palermo e il waterfront di Trapani. È innegabile che i risultati ottenuti rappresentino un punto di svolta per lo sviluppo infrastrutturale e logistico dell’intera Sicilia occidentale. Sostituirlo con una figura che, come denunciato da più parti, non ha alcuna esperienza specifica nel settore portuale sarebbe un atto gravissimo, che lascia intravedere logiche di spartizione politica invece che una reale attenzione al bene della Sicilia. Il presidente Schifani ha il dovere di tutelare l’interesse dei siciliani, non gli equilibri della sua maggioranza. La gestione dei porti è un tema cruciale per l’economia, il lavoro e lo sviluppo sostenibile della nostra isola: non può essere affidata a chi non ha alcuna competenza tecnica, solo per ricompensare equilibri di potere nel centrodestra. Il Partito Democratico di Palermo è pronto a dare battaglia in tutte le sedi istituzionali per impedire questo scempio. La Sicilia non può tornare indietro”  conclude Piccione

Basta al baratto

Dure anche le reazioni di 5 selle e Iv: “È ora di dire basta al baratto sistematico dello sviluppo della Sicilia con le poltrone di prestigio da garantire agli amici e ai trombati della politica. La crescita dell’isola non può essere sistematicamente mortificata dai giochi di partito, specie se si affidano incarichi fondamentali a persone che nel settore che andranno a guidare non hanno la benché minima competenza specifica” attaccano i deputati del M5S all’Ars commentando la notizia del possibile arrivo dell’ex europarlamentare della Lega Annalisa Tardino ai vertici dell’Autorità Portuale di Palermo.

“Schifani – affermano – non può obbedire passivamente ai diktat romani solo per fare un favore a Salvini, specie se si considera che lo stesso presidente, a più riprese, ha pubblicamente affermato di puntare a una figura di esperienza e competenza specifica che garantisse continuità al lavoro fatto da Pasqualino Monti, caratteristiche che ci sembrano lontane anni luce da quelle di Annalisa Tardino”.

“L’Autorità Portuale di Palermo – dicono i deputati – è fondamentale nell’economia dello sviluppo della Sicilia occidentale, visto che dovrà decidere del futuro di porti come Palermo, Termini Imerese, Trapani, Licata, Gela e Porto Empedocle, pertanto è inammissibile che se ne decidano le sorti solo per bassi giochi di partito. È ora di dire basta. Schifani, per una volta, smetta la casacca della coalizione e indossi quella della Sicilia, mettendosi di traverso a una nomina sicuramente inaccettabile. Cosa che non ha fatto in tantissime occasioni, non ultima quella che ha visto depredare la Sicilia di 1,3 miliardi di fondi pubblici, dirottati verso un ponte che con tutta probabilità, e per fortuna, non vedrà mai la luce”.

“La Sicilia – concludono – non può permettersi di trasformare un’istituzione così strategica in un banco di prova per inesperti. L’altezza della sfida che i nostri porti devono affrontare richiede visione, competenza e autorevolezza. Qualsiasi passo diverso da questo rappresenterebbe un danno grave e difficilmente giustificabile”.

Micari (IV): “Dissenso assoluto”

“Esprimiamo il nostro più assoluto dissenso rispetto all’ipotesi della nomina di Annalisa Tardino ai vertici dell’Autorità portuale di Palermo: saremmo, ancora una volta, in presenza di una scelta basata su logiche di spartizione e di appartenenza, in assoluto disprezzo della competenza, della professionalità e del merito” dice Fabrizio Micari, componente del direttivo di Iv Sicilia.

“’La politica deve stare lontana da queste scelte che guardano al territorio per farlo crescere. Occorre scegliere il meglio al meglio, e non con le tessere di partito’, diceva Renato Schifani solo poche settimane fa. Che cosa dirà, adesso, di fronte alla imminente nomina di Annalisa Tardino, già europarlamentare della Lega nel periodo 2019-2024, ma rimasta disoccupata a seguito della mancata rielezione? Il curriculum della dott.ssa Tardino brilla per l’assoluta mancanza di competenze nel settore dell’economia dei trasporti e portuale, come esplicitamente richiesto dal Ministero in sede di raccolta delle manifestazioni di interesse. Naturalmente, da consumato campione olimpico dello scaricabarile, riverserà tutte le responsabilità al Ministro Salvini, segretario della Lega, cui spetta la nomina”, conclude

Mancano ancora ufficialità e Intesa

Ma la nomina non è ancora un fatto assodato. Perchè la Tardino vada a ricoprire l’incarico lasciato libero per fine mandato da Pasqualino Monti, però, mancano ancora non solo l’ufficialità ma anche l”Intesa della Regione siciliana. Un parere che il Ministero considera asolo consultivo ma che la Regione ritiene sia obbligatorio e senza il quale non si possa procedere alla nomina.

Chi è Annalisa Tardino

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Il profilo scelto è quello di una donna espressione diretta della Lega. La Tardino, infatti, è un ex europarlamentare leghista uscita di scena all’ultima elezione ma anche una ex segretaria regionale del partito in Sicilia. Dunque una espressione chiara dei salviniani.

La scelta apre un confronto interno al centrodestra

La scelta della Tardino, se confermata, aprirebbe un confronto interno al centrodestra. E’ noto, infatti, che il Presidente della Regione preferirebbe un nome in continuità con l’esperienza di Pasqualino Monti ed aveva in mente quello di Luca Lupi, che può vantare competenza specifica oltre ad aver seguito tutta la fase di rilancio del porto di Palermo e gli appalti guidati proprio da Monti

Le idee di Forza Italia

In casa Forza Italia, poi, si erano fatti anche altri nomi ne fra i papabili erano usciti anche quello di Francesco Scoma ed anche quello del professor Carlo Amenta ordinario di Scienze economiche, aziendali e statistiche ad UniPa e con esperienza anche nella gestione delle Zone Economiche Speciali

Il rischio inconferibilità

Su Tardino c’è, poi, chi sottolinea un rischio inconferibilità dell’incarico proprio perchè ex europarlamentare. Il periodo di inconferibilità dell’incarico è di due anni e dalle elezioni europee ne è passato soltanto uno. Un elemento sul quale chi vorrebbe una nomina diversa non mancherà di puntare

Nessuna nota giunta a Palazzo d’Orleans

Fonti di Palazzo d’Orleans, però, confermano che nessuna indicazione è arrivata alla Presidenza della Regione siciliana. Nessuna nota sulla nomina avvenuta o indicata. In passato, peraltro, il governatore aveva detto chiaramente a BlogSicilia che non avrebbe dato la propria Intesa i nomi che circolavano e fra questi c’era anche quello di Annalisa Tardino