Tutti in piazza contro Crocetta. domani pomeriggio alle 15 in piazza verdi ovvero di fronte al teatro Massimo, si riunirà il popolo ‘anti crocettiano’. La grande manifestazione popolare, senza connotati partitici, è stata organizzata su Facebook. Un evento subito diventato virale che adesso vuole spostarsi dalla piazza virtuale a quella reale.

Una manifestazione nell’anniversario del Vespro siciliano che vuole connotarsi come  una ‘rivoluzione’ contro un governo della Regione il cui modello di sviluppo ha messo in ginocchio la Sicilia, secondo i manifestanti.

Ma chi sono gli organizzatori? Come nasce questa manifestazione? Dopo dubbi, domande e perplessità, ecco che escono dall’ombra con questa intervista rilasciata a BlogSicilia dai portavoce del movimento che mantengono, però, solo il ruolo di portavoce e non vogliono ‘personalizzare’ la protesta

Il 30 Marzo, nell’anniversario del Vespro siciliano, chiamate i siciliani a raccolta per “cacciare” Crocetta. Lo fate con una piattaforma ampia di rivendicazioni. Ma chi siete? Chi chiama i siciliani a raccolta?

“Siamo un gruppo di cittadini siciliani (studenti, universitari, lavoratori, precari, disoccupati) che sentono il bisogno di lottare per i propri diritti e per il proprio futuro, che sentono il bisogno di restare nella loro terra natìa senza dover essere costretti ad emigrare chi per lavoro, chi per studio o per altro. Siamo partiti creando una pagina Facebook di informazione, sensibilizzazione e valorizzazione di questioni che riguardano la Sicilia i cui contenuti sono divenuti in poco tempo virali: dalla storia alle bellezze paesaggistiche, dalla lingua alle tradizioni passando per le lotte e le proteste che l’attraversano. Abbiamo così deciso di nominarla “Antudo” (ANimus TUus DOminus, parola d’ordine utilizzata durante il Vespro Siciliano) e abbiamo iniziato il nostro lavoro di promozione delle bellezze della nostra terra. Pian piano ci siamo resi conto che le forme di dissenso e di protesta , nei confronti del governo Crocetta , crescevano esponenzialmente. Così abbiamo lanciato una sfida che è stata raccolta e diffusa da tanti : una marcia che avesse valenza totalmente popolare. Adesso siamo qui, a pochi giorni da una manifestazione che sarà’ partecipata e appoggiata dal popolo siciliano”.

Visto che la manifestazione è autorizzata, quante persone prevedete di ‘raccogliere’ e come si svolgerà?

“Non lo sappiamo di preciso. Tante persone sicuramente, l’evento si sta condividendo capillarmente su Facebook e i partecipanti aumentano giornalmente. E’ la manifestazione di tutto coloro che sentono il bisogno di scendere in piazza, farsi vedere e dimostrare che sono stanchi di essere presi in giro da tutti i politici Siciliani e Italiani schiavi di chi ci tiene in questa condizione di colonia espropriati delle nostre risorse per fare fare profitti”.

Com’è nata l’idea di una simile protesta? E cosa sperate di ottenere?

“I motivi sono quelli che abbiamo pubblicato nella piattaforma di convocazione della protesta (leggili qui) , ma se ne possono rintracciare tanti altri ancora. Di base, il vero problema è il modello di sviluppo attuale che Crocetta, da bravo burattino di Renzi, continua a perpetuare ai danni del territorio e del popolo che il territorio stesso lo vive giornalmente. Da quando Crocetta è al potere, sono stati portati avanti sempre e comunque gli interessi del Governo Nazionale. Si è così provveduto ad una sistemica operazione di attacco allo stato sociale (tagli sull’istruzione, l’università, la sanità pubblica gli ammortizzatori sociali…), portando avanti (come se non bastasse) pratiche di devastazione, estrazione, saccheggio e militarizzazione del territorio che proiettano, volenti o nolenti, la Sicilia al centro dell’occhio del ciclone internazionale delle guerre. pensiamo a tutte quelle scelte autoritarie e disastrose che hanno dato il via a tanti movimenti territoriali: dalle trivelle nel canale di Sicilia all’industria petrolchimica di Gela, dagli inceneritori della Valle del Mela alla raffineria di Milazzo, dai due termovalorizzatori dislocati uno nel trapanese e l’altro nel palermitano fino alla più grande base militare del Mediterraneo (Sigonella) e al sistema satellitare Muos di Niscemi.. Per non parlare di “garanzia giovani” piuttosto che il piano sull’agricoltura. Insomma tutte mosse che ledono il territorio e la dignità del popolo siciliano. L’obiettivo è invertire i modelli decisionali e quelli di sviluppo riattribuendoli direttamente a chi il territorio lo vive. Non da Roma a livello nazionale, o Bruxelles a livello europeo. Sulle scelte da prendere, sulla nostra terra, decidiamo noi. Decidono gli abitanti, i cittadini di questa isola”.

Alla vostra manifestazione aderiscono movimenti e associazioni di tutto l’arco costituzionale, dall’estrema destra alla sinistra antagonista. Non temete che questa grande raccolta possa creare difficoltà di comprensione in piazza?

“Innanzitutto non è la nostra manifestazione ma quella di tutti i siciliani. Non è vero che abbiamo adesioni dell’estrema destra. In secondo luogo, non ci importa né della destra né della sinistra, fanno tutte capo a quelle logiche politiche che tirano acqua al mulino; certo con i nazionalisti italiani di sicuro non abbiamo nulla a che spartire anzi sono nemici dei siciliani insieme ad una classe politica siciliana che ha fatto colonizzare e sfruttare il nostro territorio per i loro fini. A noi interessa che l’attenzione sia spostata sui movimenti territoriali, che dal basso si battono per difendere la nostra terra , la nostra salute e il nostro futuro”.

Perchè la scelta di manifesti ed eventi “anonimi” fino ad oggi ?

“Né manifesti né eventi sono mai stati anonimi. Fanno tutti capo alla pagina “Antudo” (vedila qui) che è stata creata pensata e viene gestita dai cittadini siciliani che hanno creato questo evento”

Qualcuno ha pensato che fosse una manovra politica nascosta proprio dietro un anonimato. Potete smentire i detrattori?

“Ribadiamo, nessuna manovra politica, nessun partito o associazione. Soltanto cittadini siciliani che sentono il bisogno di dover esplicitare ancora di più il dissenso e la protesta nei confronti delle politiche sbagliate del governo Crocetta e, in associazione, anche nazionale”.

Perchè i siciliani dovrebbero partecipare a questa manifestazione? Cosa potrà ottenere davvero ?

“Perchè i siciliani non dovrebbero partecipare ad una manifestazione che è stata costruita collettivamente dai siciliani stessi?! Il protagonista di giorno 30 è proprio il siciliano, che dà voce al proprio malessere e rivendica il proprio dissenso, stanco di essere preso in giro e sfruttato. Quindi invitiamo nuovamente tutti a partecipare alla manifestazione che si terrà mercoledì 30 marzo, a partire dalle 15.00 con concentramento presso Piazza Verdi fino ad arrivare a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Sicilia”.