Ci sono siciliani che non vogliono andare via e che lottano ogni giorno vogliono credere che il proprio futuro possa essere qui. “Vogliamo restare in Sicilia”, lo hanno gridato ieri i partecipanti dell’assemblea regionale di Confcooperative Sicilia. Al San Paolo Palace Hotel di Palermo si sono riuniti i vertici regionali e nazionali della confederazione e di oltre trecento cooperatori, rappresentanti di una realtà che in Sicilia aggrega 2.370 cooperative, con 66.924 soci, 24.993 addetti e 1 miliardo e 107 milioni di fatturato.

Don Vito Impellizzeri ha aperto i l’assemblea raccontando l’esperienza di una realtà d’eccellenza, Verbumcaudo, sorta in un bene confiscato alla mafia, esempio di una Sicilia che non smette di sperare e di lottare anche attraverso gli strumenti della cooperazione.

Quello di Gaetano Mancini, presidente regionale di Confcooperative, è un messaggio colmo di ottimismo. “Ci sono cittadini che vogliono poter pensare che non sia un destino segnato quello di dovere tagliare le proprie radici e di interrompere il legame con il territorio che li ha visti crescere, sviluppare affetti, cullare i propri sogni. Ma che vogliono andare anche oltre, pensando che le proprie capacità, i propri sogni, il proprio entusiasmo, possano essere messi a disposizione per fare crescere e sviluppare il loro territorio”.

Mancini ha però riconosciuto che si deve fare i conti con scenari futuri poco rosei. “La proiezione demografica in Italia riferita al periodo 2017-2065 – ha spiegato – prevede che in meno di cinquant’anni nel Mezzogiorno ci saranno circa 5 milioni di abitanti in meno. La Sicilia sarà molto meno popolata e drammaticamente molto più vecchia. Cioè una realtà insostenibile sotto il profilo economico e sociale. Uno scenario che non ci piace evocare”. La ricetta, per evitare che tutto ciò accada, secondo il presidente regionale dell’unione delle cooperative, è investire sulla partecipazione, sulle politiche sociali, sulla costruzione di una nuova strategia per l’isola e su un rilancio del protagonismo delle parti sociali che sono chiamate ad assumersi la responsabilità di proporre idee e promuovere il dialogo.

Molti gli ospiti istituzionali presenti all’iniziativa, dagli Assessori regionali Totò Cordaro, Mimmo Turano Roberto Lagalla, Edy Bandiera e Ruggero Razza, alla vicepresidente della Commissione Attività Produttive all’ARS Angela Foti e al Capogruppo del PD Giuseppe Lupo e del componente della Commissione Attività Produttive Giovanni Cafeo.

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