Potrebbe partire a settembre il 116/117, il centralino per le chiamate sanitarie non di emergenza della Regione siciliana. Il progetto, che potrebbe impiegare gli operatori ex Almaviva utilizzati per il numero verde durante l’emergenza Covid19 e che sono in regime di cassa integrazione in deroga dopo aver rischiato di restare fuori da tutto (rischio non ancora scongiurato), servirebbe a tutte le esigenza sanitarie di contact center della Regione superando anche i sovracup, sistemi di prenotazione integrata di visite ed esami mai partiti realmente.
Tamajo: “progetto in fase avanzata”
“Il progetto di attivazione del servizio 116/117 che coinvolge 130 lavoratori di Almaviva è in fase avanzata e l’iter potrebbe concludersi entro la fine dell’estate” ha affermato l’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, al termine della riunione convocata per affrontare l’emergenza occupazionale dei dipendenti dei call center e svoltasi stamattina nella Sala “Libero Grassi” dell’assessorato alle Attività Produttive.
Due centrali operative a Palermo e Catania
Durante l’incontro è stato fatto il punto dello stato di avanzamento del progetto, seguito da vicino dal presidente della Regione Renato Schifani e finanziato con 25 milioni di euro del Piano sanitario nazionale (Psn), per l’assunzione di 130 lavoratori nelle due centrali operative della sanità pubblica, previste all’Ospedale Civico di Palermo e all’Ospedale Cannizzaro di Catania.
Atteso il via libera formale dal Ministero
“Per procedere con l’attivazione del servizio, che rappresenta un’importante occasione di reinserimento per questi lavoratori – ha aggiunto Tamajo – si attende ora il via libera formale del Ministero della Salute, che sta completando la valutazione tecnica. Siamo tutti consapevoli dell’urgenza e della responsabilità che abbiamo nei confronti di questi lavoratori, per i quali gli ammortizzatori sociali scadranno il 31 luglio. La realizzazione delle centrali operative rappresenta un’opportunità concreta per costruire un percorso stabile e dignitoso di ricollocazione. I lavori procedono speditamente, abbiamo anticipato anche alcuni passaggi sul fronte tecnologico e siamo fiduciosi che, con la collaborazione di tutte le istituzioni coinvolte, si possa arrivare in tempi rapidi a completare l’iter. L’obiettivo è rendere operative le centrali entro il 31 dicembre 2025”.

Al tavolo hanno preso parte anche Vincenzo Ripellino dirigente responsabile dell’ Area 2 del Dipartimento per la Pianificazione Strategica dell’ Assessorato della salute e funzionari dell’Assessorato al Lavoro.
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